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PROTESICA, ECCO IL BOLLETTINO DI GUERRA: «TUTTI GLI OPERATORI SONO STATI ESCLUSI»

Nel 2017 indetto l’appalto da 40 mln, dopo oltre 3 anni finalmente valutate le offerte, ma solo di «3 lotti su 8» ed è tutto da rifare 

Assistenza protesica e maxi appalto della Suarb da oltre 40milioni di euro: il rilevatore elettromagnetico puntato da Cronache Lucane sulla gara “fantasma”, ha rilevato un’onda. L’appalto è stato indetto nel 2017, ma poi dal 2018 più nulla e nel frattempo all’Asp di Potenza le proroghe affidamenti quadriennali risalenti al 2010 e scaduti da oltre 5 anni.

Adesso, però, nel marzo 2021, l’onda elettromagnetica: sulla gara milionaria per la fornitura in somministrazione, agli utenti aventi diritto, di ausili per le prestazioni di Assistenza integrativa e Protesica, c’è finalmente un aggiornamento. Il maxi appalto originariamente si componeva di 9 lotti, sennonchè 1, è stato depennato dalla lista a seguito della sentenza del Consiglio di Stato che nel 2019, accogliendo, parzialmente, una serie di ricorsi avverso la lex specialis della procedura di gara, ha annullato gli atti della medesima procedura, limitatamente al lotto 9.

Dopo altri 2 anni, adesso la Commissione giudicatrice nominata dalla Stazione unica appaltante della Regione Basilicata (Suarb) ha messo nero su bianco che « ad oggi, ha esaminato 3 lotti su 8 in gara». Questo il primo dato-aggiornamento: per 5 lotti “sopravvissuti”, la gara “fantasma” era e “fantasma” rimane. Ma non è tutto, c’è di più. I 3 lotti “privilegiati” che hanno ricevuto le attenzioni della Commissione, sono l’1 (ausili personali e per mobilità personale), il 2 (ausili antidecubito, letti e sistemi di sollevamento) e il 7 (ausili per la mobilità). Ebbene, o meglio male, «gli operatori economici partecipanti ai tre lotti valutati sono stati tutti esclusi».

Dopo oltre 3 anni dall’indizione dell’appalto, questo il bollettino di guerra: 1 lotto eliminato per intervento della Giustizia amministrativa, più di mezza gara (5 lotti) è tuttora non pervenuta, e un terzo (i 3 lotti citati) è da rifare per impossibilità di aggiudicazione. Senza addentrarsi nelle specifiche tecniche motivanti l’esclusione, la contestazione costante fatta alla società riporta di «carenza della documentazione richiesta a pena di esclusione». Di conseguenza: «Le offerte non rispettano i documenti di gara». Così, i lotti 1, 2 e 7, sono stati dichiarati «infruttuosi» per «mancanza di offerte regolari».

Se da una parte le 2 Aziende sanitarie interessate, l’Asp di Potenza e l’Asm di Matera dovranno ora riattivare la procedura di istruttoria con la Suarb per giungere a nuova indizione dei lotti «infruttuosi», le stesse dovranno, però e nel frattempo, non potendo più addurre come motivazione delle proroghe «nelle more dell’esperimento della gara Suarb», che comunque dato il lasso temporale non giustificava pienamente le deroghe, «intraprendere le iniziative volte all’approvvigionamento dei lotti risultati infruttuosi». Le Aziende sanitarie dovranno muoversi obbligatoriamente su 2 tavoli: gare per nuove aggiudicazioni temporanee e rinnovo istruttoria in Suarb.

Va ricordato che per il lotto 9, ausili per l’udito, cassato dal Consiglio di Stato, l’Asp pure aveva provato a «esperire autonoma procedura» d’appalto», ma dal 2019 il seggio di gara, ricevuto il verdetto dei massimi giudici amministrativi italiani, è impelagato in «un più approfondito esame dei contenuti della suddetta sentenza»

Ferdinando Moliterni

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