Attualità

I PAPÀ TORNANO IN SALA PARTO

Conferenza stampa di Regione Basilicata, Asm e Aor: «l’accesso era stato limitato per fronteggiare l’emergenza sanitaria»


Era stata sollevata dalle colonne di Cronache la vicenda dei papà -e dei caregiver- costretti a non essere presenti al momento della nascita del proprio bambino a causa delle restrizioni imposte dal Covid. Una questione rimasta in ombra, nota certo tra i lavoratori del settore ospedaliero e tra le coppie che si apprestano a diventare genitori, ma venuta pubblicamente alla luce con il racconto-denuncia di una giovane partoriente lucana, Dalila, oggi neo mamma, che affidò proprio a Cronache il suo appello di «un diritto negato».

Giunge nelle scorse ore la convocazione per lunedì 8 marzo, alle ore 12:00 in modalità streaming, la conferenza stampa congiunta tra la Regione Basilicata, l’Asm e l’Aor per informare sul «ripristino dell’accesso nelle sale parto ai papà o agli accompagnatori, dopo che lo stesso era stato limitato alle sole partorienti e al personale medico, quale ulteriore misura per contenere la diffusione della malattia pandemica e fronteggiare l’emergenza sanitaria» cui prenderanno parte Rocco Leone, Assessore regionale alla Salute, Giovanni Vizziello, Consigliere regionale, Vincenzo Baldassarre, Vicepresidente del Consiglio regionale, Piergiorgio Quarto, Presidente della Terza commissione consiliare, Tommaso Coviello, Consigliere regionale, Margherita Perretti, Presidente della Crpo, Gaetano Annese, Direttore generale dell’Asm, Giuseppe Spera, Direttore generale dell’Aor, Giuseppe Trojano e Sergio Schettini direttori dei reparti di Ginecologia ed ostetricia, rispettivamente, degli ospedali “Madonna delle Grazie” di Matera e “San Carlo” di Potenza.

Sulla questione si erano mobilitate la Presidente della Commissione Regionale Pari Opportunità Margherita Perretti e la Consigliera Regionale di Parità Ivana Pipponzi, a seguito di «numerose segnalazioni da singole cittadine e da Associazioni circa problematiche inerenti il percorso nascita in riferimento all’attuale criticità legata alla pandemia in corso». Seguì anche la Mozione del Consigliere Vizziello, approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale. Fu sollecitato l’Assessore Leone, che aveva dato disponibilità alla risoluzione della problematica.

L’Istituto Superiore di Sanità attraverso gli aggiornamenti nazionali e internazionali in materia “COVID-19 in gravidanza, parto e allattamento”, raccomanda espressamente, richiamando numerosi studi, «la presenza del partner o di persona di fiducia scelto dalla donna. Sostiene la modifica dei normali protocolli dei Presidii per la corretta gestione dell’accompagnatore della partoriente, adottando a tal fine tutte le cautele per evitare il diffondersi del contagio nel reparto e la messa a rischio delle altre donne presenti, e qualora sintomatico o positivo al Covid-19, la possibilità di scegliere altro soggetto di fiducia; alcune Società e associazioni scientifiche Nazionali di ostetriche e ginecologi hanno espresso  “auspicabile presenza del partner (o persona di fiducia) in travaglio e durante il parto, dopo adeguato triage clinico-anamnestico con rispetto delle distanze ed utilizzo dei DPI”».

Il momento della nascita, il primo pianto, stringere la mano della propria partner nel momento di massima gioia per una coppia, tornerà dunque ad essere realtà anche al San Carlo.

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