Cronaca

CORTE DEI CONTI: SPRECO, COVID NUOVA FRONTIERA

Anno giudiziario, condanne per oltre 2mln e già recuperati 598mila euro


La pandemia Covid-19 ha acuito antiche diseguaglianze e creato nuove sacche di povertà, ma contro lo spreco di pubbliche risorse la Corte dei Conti di Basilicata c’è ed ha anche potenziato l’attività. E’ quanto emerso nell’ambito della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2021, svoltasi in modalità telematica, nel corso della quale sono intervenuti il Presidente della Sezione giurisdizionale, Vincenzo Maria Pergola, il Procuratore regionale per la Basilicata Vittorio Raeli, e il Presidente della Sezione regionale di controllo Michele Oricchio. I giudizi discussi, ha spiegato Pergola, hanno dato luogo a 18 sentenze e tra le condanne menzionate quelle del Parco nazionale dell’Appennino Lucano, dei furbetti del “cartellino”, i  sette dipendenti della Prefettura di Matera, e il maxi danno erariale da 1milione e mezzo di euro in relazione alla vicenda dei finanziamenti pubblici e del fallimento della Società Valle dell’Oro

Nei giudizi trattati, ha aggiunto il presidente Pergola, sono state emesse sentenze di condanna per l’importo complessivo di  2milioni e 417mila euro. Il procuratore regionale Vittorio Raeli ha definito quella del Covid, la nuova frontiera dell’azione inquirente.

Per questo in relazione alle ipotesi di danno erariale connesse alla gestione dei fondi pubblici stanziati per l’emergenza epidemiologica, è stata creato all’interno della Procura un apposito settore denominato “Servizio Covid-19”. Non solo il Covid Hospital fantasma di Venosa e i tendoni del Qatar, già plurime le istruttorie in corse. In generale, nel 2020 si è registrato, però, un decremento delle denunzie di danno che hanno dato luogo alla apertura delle istruttorie (448 procedimenti, a fronte di 748 procedimenti nel 2019). Tuttavia le indagini svolte hanno riguardato una serie di vicende significative, tra cui, per esempio, il rispetto dei vincoli di finanza pubblica imposti a vari enti,  danni all’immagine e patrimoniali derivanti da reati commessi da amministratori e funzionari pubblici,  malversazione di finanziamenti comunitari e nazionali, danni patrimoniali e plurime illegittimità nella gestione degli appalti e del personale.

Il procuratore regionale Raeli, ha inoltre menzionato il dato che nel 2020 la Procura ha notificato svariati inviti a dedurre, diversi dei quali sono in dirittura di arrivo per far luogo a citazioni.

Tra questi, la vicenda dei derivati della Regione Basilicata, per il notevole importo di oltre 50milioni di euro.

Degno di menzione, poi,  l’invito a dedurre relativo alla realizzazione, nel Comune di Marsico Nuovo, di ascensori pubblici, parcheggi, spazi attrezzati, ludoteca, e via discorrendo, che, sostanzialmente completati, sono rimasti chiusi ed inutilizzati per via di problematiche legate ad errori e inadempienze in fase progettuale ed esecutiva.  E ancora, citato l’invito a dedurre, 191mila euro, riguardante un danno da intervento chirurgico, che, transatto con la struttura sanitaria, ha costituito l’oggetto dell’addebito mosso a carico dell’equipe sanitaria. Sempre in ragione del consistente importo di 155mila euro, da citare anche l’inchiesta contabile su un dirigente medico per compensi extra-lavorativi non autorizzati.

Tra i dati positivi, infine, l’incremento nel 2020 dei recuperi: sono rientrati nelle casse pubbliche, in esecuzione delle condanne, 598mila euro.  Ma non basta, ha aggiunto il Procuratore Raeli, perché occorre sollecitare le amministrazioni beneficiarie delle sentenze di condanna a moltiplicare gli sforzi in questo settore.

Ferdinando Moliterni

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