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URSULA FRANCO : L’OMICIDIO DI KHRYSTYNA NOVAK È UN OMICIDIO SENZA MOVENTE

UN CASO ALLA VOLTA FINO ALLA FINE  L’OMICIDIO DI KHRYSTYNA NOVAK È UN OMICIDIO SENZA MOVENTE Criminologa Ursula Franco: “Io

UN CASO ALLA VOLTA FINO ALLA FINE 

L’OMICIDIO DI KHRYSTYNA NOVAK È UN OMICIDIO SENZA MOVENTE

Airam Gonzalez Negrin è Khrystyna Novak, scomparsa da Orentano

Criminologa Ursula Franco:

Io focalizzerei su quella chiave che va e viene dalla toppa della porta della casa di Khrystyna e del suo uomo. Dai dati in nostro possesso sembra che, tra il 6 e il 10 novembre, qualcuno sia entrato in casa di Airam dalla porta sul retro con una seconda copia delle chiavi. Anche Antonio De Marco era in possesso di una copia delle chiavi dell’appartamento di Antonio De Santis.”

Criminologa URSULA FRANCO

Non si hanno notizie di Khrystyna Novak da poco dopo le 23.00 del primo novembre 2020, sul caso indaga la Procura di Pisa con l’aiuto della Squadra Mobile.

Airam Gonzalez e Khrystyna Novak 

L’ipotesi sulla quale si indaga è omicidio.

Abbiamo interpellato la criminologa Ursula Franco che si è interessata da subito a questo caso rilasciando interviste anche alla stampa locale.

E, sulla base delle notizie diffuse dalla trasmissione “Chi l’ha visto?”, le abbiamo chiesto di aiutarci a riassumere il caso:

“La sera di sabato 31 Ottobre 2020 Khrystyna Novak, 29 anni, il suo compagno Airam Gonzalez Negrin, 41 anni, e il di lui figlio minore sono stati condotti in questura a Pontedera in seguito ad una perquisizione.
Al Gonzalez sono state sequestrate 2 pistole e droga. Dopo il fermo del Gonzalez, intorno alle 22.15, Khrystyna è stata riportata a casa dalla madre del figlio del Gonzalez, la donna si era infatti recata in commissariato a Pontedera per riprendere il ragazzo che avrebbe dovuto passare il week end con il proprio padre.

Il giorno dopo il fermo del Gonzalez, domenica 1 Novembre, intorno alle 8.30, Khrystyna ha parlato con sua madre Inna al telefono, le ha detto che voleva dormire ancora e che l’avrebbe chiamata più tardi, cosa che poi non ha fatto.

Circa mezzora dopo, il vicino Francesco Lupino ha suonato per due volte al campanello della casa di Airam e Khrystyna.

Lo ha riferito lui stesso ad una inviata della trasmissione “Chi l’ha visto?”:

“Sì, sono andato la mattina alle 9.00, insieme alla vicina, alla Marisa, siamo andati a suonare al campanello perché c’av… m’aveva detto Marisa che c’era lei con il bambino in casa, abbiamo suonato, lei s’è affacciata, è uscita fuori e mi ha detto che non voleva parlare e che era tutto a posto, poi, niente, è rientrata dentro e, mentre stavo venendo via, Marisa mi ha detto che m’aveva detto qualcosa mentre stavo andando via, gli ho risuonato e gli ho chiesto: “Dimmi, cosa mi volevi dire?”, “No, niente, niente” e basta, questo.”

Sempre domenica 1 Novembre, almeno in due occasioni, Khrystyna ha parlato al telefono con l’amica Julia che vive in Ucraina, un’ultima volta intorno alle 23.00, le ha riferito che lo stesso vicino, Francesco Lupino, aveva litigato con il compagno il giorno prima dell’arresto e che aveva paura di lui.

Durante la telefonata intercorsa tra Khrystyna e Julia nel pomeriggio, Khrystyna ha riferito all’amica, in due occasioni diverse, che il vicino Francesco le stava bussando alla porta. Le ha anche detto che aveva poche sigarette e che eventualmente avrebbe chiesto proprio a Francesco di procurargliele.

Il 3 Novembre, tre amiche di Krhystyna, su invito della madre Inna in ansia perché non riusciva a contattarla, si sono recate a casa di Khrystyna, una prima volta intorno all’ora di pranzo per chiedere ai vicini se avessero visto Khrystyna e se avessero un numero di telefono per poter contattare il figlio di Airam.

Le 3 ragazze sono poi tornate a casa di Airam e Khrystyna in serata in compagnia di un ragazzo, hanno scavalcato il cancello sul retro, hanno trovano la chiave nella toppa della porta sul retro, sono entrate in casa per “al massimo 30 secondi”, hanno preso il cane di Khrystyna, hanno chiuso la porta, hanno portato via la chiave e si sono allontanate.

Tre giorni dopo, il 6 Novembre, la ex moglie di Airam è entrata in casa di Airam e Khrystyna per prelevare alcuni vestiti da portare in carcere all’ex marito.
È entrata in casa con le proprie chiavi.
È anche entrata nell’auto dell’ex marito per chiudere un finestrino e vi ha trovato il mazzo di chiavi in uso a Khrystyna che ha portato via.

L’uomo che l’ha accompagnata, un operaio che lavora per l’ex marito, ha riferito alla giornalista della trasmissione “Chi l’ha visto?” che quel giorno non c’erano chiavi nella toppa della porta sul retro.

La ex moglie di Airam sostiene di aver chiamato un numero d’emergenza per segnalare, non senza difficoltà, la scomparsa di Khrystyna.

Una vera e propria denuncia di scomparsa è giunta in Questura solo il 9 Novembre.

Riportiamo di seguito le parole del Vicequestore di Pontedera Luigi Fezza:

“La segnalazione della scomparsa ci arriva il 9 Novembre, quindi 9 giorni dopo, da parte di uno studio legale di Roma incaricato dal consolato a cui si è rivolta la madre che non aveva più notizie della figlia qui in Italia. Il giorno successivo, perché la segnalazione è avvenuta la sera, il giorno successivo siamo ritornati nella villetta abbiamo trovato le chiavi alla porta, siamo entrati ma non c’era traccia della donna, abbiamo trovato una borsa appartenente alla scomparsa al cui interno vi era il passaporto ma non vi erano altri effetti personali. La casa era nelle condizioni in cui l’avevamo lasciata quando abbiamo fatto la perquisizione, all’incirca, quindi niente di particolare, l’unica cosa abbiamo visto, abbiamo trovato degli escrementi di cane in cucina, quindi probabilmente il cane è rimasto, un cane di compagnia che aveva la donna, era rimasto qualche giorno da solo.”

In un articolo del 21 Dicembre pubblicato su “Il Tirreno” si legge che Valentina Sivieri Benetti, 38 anni, compagna di Francesco Lupino, 49 anni, è stata interrogata dagli inquirenti per 5 ore. Sempre secondo “Il Tirreno”, il pm Egidio Celano avrebbe “chiesto alla 38enne di ripercorrere ancora una volta le ore precedenti e i giorni successivi alla scomparsa della giovane Ucraina” dopo che “alcune dichiarazioni di Airam Gonzalez avevano acceso i riflettori degli inquirenti sulla coppia di tatuatori. I rapporti tra l’imprenditore arrestato e la coppia sono al centro di un’indagine che in qualche modo potrebbe essere legata al mistero di Khrystyna anche se il loro avvocato ha più volte precisato che i suoi assistiti niente hanno a che fare con la scomparsa.”

Valentina Sivieri Benetti ha rilasciato alcune interviste alla trasmissione “Chi l’ha visto?”.

Francesco Lupino e Valentina Sivieri Benetti

La Benetti, riguardo alle amiche di Khrystyna, ha riferito all’inviata Emily De Cesare:

“Sono uscite con delle borse, sono… hanno ripreso il cane e se ne sono andate via velocemente senza dire niente” e “Quando sono uscite io ero all’interno de… di casa sua con Marisa, con la moglie, perché c’era questo ca… questo batuffolo di… di pelo eee… hanno preso il cane velocemente, io e Marisa abbia iniziato a chiedergli “Ma, allora, ma c’é?” Perché… insomma… iniziavamo ad essere un po’ preoccupat… E loro avevano in mano delle borse, qualcosa, sono montate in macchina e sono sparite senza dire niente.”

Su questo punto riportiamo anche la dichiarazione a Lucilla Masucci, inviata della trasmissione “La Vita in Diretta”, del compagno di Valentina, Francesco Lupino:

“Noi non l’abbiamo visti entrare dentro perché son passati da dietro (…) scavalcarono il cancello, entrarono dentro eee… c’era un canino che arraspava alla porta, dentro casa però. Dopooo… uuuna ventina di minuti riscavalcano, prendono il cane e vanno via.”

Le amiche di Khrystyna tuttavia hanno riferito in un’intervista a “Storie Italiane” di non aver portato via niente dalla casa di Airam e Khrystyna oltre al cagnolino e di essere rimaste all’interno per 30 secondi.

Riportiamo la dichiarazione di una di loro:

“Ci ha accompagnato un nostro amico, abbiamo scavalcato in tre il cancello, lui non è entrato. C’era disordine, vestiti sparsi dappertutto, un casino. Oltre al cagnolino non abbiamo portato via niente di niente. Non abbiamo portato via né borse o sacchi, siamo state in casa al massimo 30 secondi per prendere il cane. Temo che le sia successo qualcosa di grave”.

Chi dice la verità?

In questi mesi è trapelato poco, per qualche giorno i Media hanno acceso i riflettori su un taxi che sarebbe stato visto a Corte Nardi.

È stata proprio la compagna di Francesco Lupino, Valentina Sivieri Benetti, durante un’intervista, ad ipotizzare che il taxi potesse essere d’interesse per far luce sulla scomparsa parlandone con Emily De Cesare in questi termini:

Giornalista: Siete stati ascoltati perché voi vi siete fatti avanti.

Valentina: Siamo stati ascoltati perché io avevo scattato una fotografia che eee… poteva, per me, essere in… interessante per loro pe… per capire un pochino meglio la scomparsa di Khrystyna.

Giornalista: Un paio di settimane prima che Khrystyna sparisse, cosa succede di notte? Viene un taxi, accompagna un signore, sono circa le 3 di notte e che cerca Khrystyna, è giusto?

Valentina: Che cerca una una ragazza russa all’interno della corte, io se fosse Khrystyna non lo so per certo.

Giornalista: Perché? Che cosa ti ha riferito il vicino?

Valentina: Perché parl… dopo che eee… sono stata dagli inquirenti e che ho parlato di questo taxi, ne ho parlato con il vicinato, parlando con il vicinato, il vicino praticamente ha detto che questo taxi lui lo ha visto più volte.

Giornalista: E che cosa è successo?

Valentina: È successo che han… mm… è arrivato con il taxi, hanno suonato al cancello, il cancello si è aperto, sono entrati eee… questo ragazzo, il passeggero del taxi ha discusso con… con Airam poi lei è uscita e le ha dato dei soldi e questo se n’è andato.

Giornalista: E è venuta più volte questa persona?

Valentina: È venuta più volte eee… solitamente è stato detto che veniva il fine settimana.”

Dottoressa Franco, il 16 dicembre 2020 sul quotidiano “La Nazione” ha dichiarato: “Io focalizzerei su quella chiave che va e viene dalla toppa della porta della casa di Khrystyna e del suo uomo”, ne è ancora convinta?

Certamente, penso che sia necessario fare chiarezza su questo punto.
Sembrerebbe infatti che qualcuno, tra il 6 e il 10 Novembre, sia entrato in casa di Airam dalla porta sul retro con una seconda copia delle chiavi. Una copia delle chiavi della porta sul retro è stata trovata nella toppa il 3 novembre dalle amiche di Khrystyna che però, dopo aver chiuso la porta, l’hanno portata via; l’operaio di Airam ha riferito che non c’era nessuna chiave nella toppa della porta sul retro quando si recò a casa di Airam con la di lui ex moglie il 6 Novembre, il Vicequestore di Pontedera Luigi Fezza ha invece riferito di aver trovato una chiave nella toppa della porta sul retro il 10 Novembre. Chi e perché era in possesso di una copia della chiave della porta sul retro della casa di Airam Gonzalez Negrin?
Il mio pensiero va al duplice omicidio di Lecce. Antonio De Marco era in possesso di una copia delle chiavi dell’appartamento di Antonio De Santis. Alla domanda sul perché si fosse fatto fare quella copia De Marco ha risposto: “Non lo so forse per avere il controllo di qualcosa.”

Dottoressa Franco, oggi in riferimento ad un altro omicidio commesso di recente a Faenza, lei ha scritto: “Le intercettazioni ambientali ci diranno se abbiano parlato o meno dell’omicidio. Da ciò che “è stato detto” si potranno inferire alcune cose, altre si potranno inferire da ciò che “non è stato detto” e che invece ci saremmo aspettati che “fosse detto”. Non toccano certi argomenti coloro che temono di essere intercettati e non fanno ipotesi coloro che già conoscono la verità oppure le fanno, rivelando poco convincimento, nella consapevolezza di essere intercettati, coloro che sono coinvolti in un omicidio al solo scopo di depistare.”

Ci sono casi, come il duplice omicidio di Bolzano, in cui è l’omicida ad esibirsi in tentativi di depistaggio e altri in cui sono soggetti vicini all’autore del reato che, per disperazione e nel convincimento di essere più intelligenti degli inquirenti, si espongono personalmente fornendo piste più o meno fantasiose nel tentativo di allontanare i sospetti dall’autore del crimine.
Gli uni e gli altri ottengono un effetto contrario a quello sperato, indicano infatti a chi indaga la via da seguire. Il depistaggio è un’arma a doppio taglio proprio come lo è lo “staging” della scena del crimine.

Lo “staging” infatti circoscrive a soggetti vicini alla vittima la cerchia dei sospetti perché un soggetto che non ha legami con la vittima non ha motivo di alterare la scena del crimine.

criminologa URSULA FRANCO
Dottoressa Franco, il vicino della scomparsa, quel Francesco Lupino che vive in una delle case di proprietà dell’amico Airam Gonzalez Negrin ha dichiarato ad Emily De Cesare: “Ho capito ma ti dico dalla sera alla mattina può scomparire una persona così? Chi è che riesce ad organizzare una cosa del genere? Una persona sola non lo può fare, due nemmeno, ci vuole almeno 4 o 5 persone per fare una cosa del genere”, cosa ne pensa?

Non sono d’accordo con lui. La casistica insegna, una persona sola può uccidere e far sparire un cadavere. Recentemente il giovane Benno Neumair ha ucciso suo padre e sua madre e si è disfatto dei loro corpi in poche ore e senza l’aiuto di nessuno.
Aggiungo anche che nel caso di specie escludo che l’omicidio sia ascrivibile ad una organizzazione criminale, a mio avviso è un omicidio senza un vero movente, penso più ad un omicidio d’impeto commesso da un soggetto con un disturbo del controllo degli impulsi che disprezzava la vittima.

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