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DISCARICA A CIELO APERTO IN CONTRADA CAIRA: «SIAMO DEL TUTTO ABBANDONATI»

Potenza, la rabbia di un cittadino: «Vengono dalla città a scaricare di tutto». Ma non è l’unico problema che affliggerebbe la zona

Potenza e abbandono sconsiderato dei rifiuti: un “binomio” esplosivo e che, da tempo, segnaliamo e riportiamo in tante versioni distinte e separate, dal luogo geografico o dai modi, ma pur sempre unite dalla sostratica inciviltà che fa da fosco sfondo a questa pratica al limite della barbarie. E la situazione di cui vi parleremo oggi, riguarda una delle tante contrade di Potenza che, spesso, vivono situazioni di abbandono e degrado continuato. In questo frangente, abbiamo raccolto la segnalazione di un abitante di contrada Caira, verdeggiante periferia del capoluogo che si trova geograficamente alle spalle del rione Bucaletto.

Ma è la prima volta che accade? Il diniego, fermo e deciso, arriva proprio dal cittadino: «No, qui è qualcosa di continuo. Vengono dalla città a buttare la spazzatura continuamente e non si limitano mica solo a quello! Frigoriferi, divani, addirittura la gente svuota le cantine e butta tutto lì! Più volte – ci ha raccontato il cittadino sono venuti a recuperare tutto questo ma la storia si ripete sempre!». Ma l’abbandono selvaggio di rifiuti non è l’unica criticità che il cittadino ci ha segnalato: «Poi un’altra grande problema di questa zona è che siamo abbandonati!

C’è il problema del randagismo che giustamente vanno a mangiare lì vicino ai bidoni e buttano tutto fuori, per non parlare delle condizioni pessime delle strade ed il fatto che a 3km dalla città abbiamo una linea fognaria che non è mai entrata in funzione… Siamo praticamente abbandonati». In merito al randagismo, così come sottolineato dallo stesso cittadino, fortunatamente non ci sono stati feriti o situazioni di concreto pericolo. Naturalmente, citando un vecchio detto, “quando il gatto non c’è, i topi ballano”. E, proprio sulla presenza o meno del “gatto”, ovvero dei controlli, il cittadino ha chiosato: «No non c’è niente! L’unico controllo siamo noi che passiamo di lì e ogni tanto becchiamo qualcuno».

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