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DEPOSITO UNICO DI SCORIE, LA GIUNTA REGIONALE APPROVA LE OSSERVAZIONI

Il governo regionale ha scelto di non beneficiare della proroga e rimarcare in una delibera la «totale contrarietà»

La Basilicata esprime la totale unanime contrarietà alla proposta di localizzazione, costruzione ed esercizio del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e Parco Tecnologico redatta da Sogin nei 16 siti individuati e ricadenti nel territorio lucano. A ribadirlo una delibera approvata ieri dalla Giunta lucana che ha preso atto del Documento Unico delle Osservazioni Tecnico Scientifiche (Dots) alla “Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee per la localizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi”, predisposto all’esito degli approfondimenti svolti dai gruppi di lavoro appositamente istituiti presso il Dipartimento Ambiente, ed ha contestualmente espresso la propria «totale contrarietà alla proposta di localizzazione» del deposito in Basilicata.

Come annunciato nei giorni scorsi, il governo regionale ha scelto di non beneficiare della proroga del termine per la presentazione delle osservazioni, che saranno quindi trasmesse entro la data stabilita inizialmente, cioè entro il 5 marzo prossimo. Il governo regionale nella delibera «ha inteso esprimere una chiara volontà nel creare un percorso condiviso che esaltasse la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e alle decisioni politiche che riguardano, in modo diretto ed indiretto, tutto il territorio» ed ha inoltre seguito le indicazioni del Consiglio regionale, che in una risoluzione approvata all’unanimità il 13 febbraio scorso aveva impegnato la Giunta «a praticare ogni utile iniziativa finalizzata a far desistere il Governo da ogni possibilità di allocare sul territorio regionale il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, nominando una cabina di regia composto da persone in possesso delle competenze tecnico-scientifiche, nonché giuridiche, atte a scongiurare detta eventualità e promuovendo forme di partecipazione democratica della comunità regionale; di raccordare e supportare le iniziative congiunte con i Comuni direttamente coinvolti al fine di predisporre le necessarie osservazioni da presentare alla Sogin».

«Il documento che si presenta, dunque, rappresenta il risultato del lavoro intrapreso, di coordinamento delle istanze e condivisione degli intenti. Con lo stesso medesimo intento di unità – ha detto Bardilo scorso fine febbraio-, la Regione Basilicata ha coinvolto e si è confrontata con la vicina Regione Puglia con la quale si condivide uno dei siti inseriti nella Cnapi. Il procedimento di formazione del presente documento assicura, quindi, una base solida alle osservazioni ivi contenute che non rappresentano un diniego immotivato ed egoistico nei confronti delle esigenze del Paese, una sterile contrapposizione istituzionale tra Stato e Regione, ma sono frutto di accurate riflessioni tecnico-scientifiche».

 

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