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ACERENZA NEL LIMBO PER I VACCINI AGLI OVER 80

Scattone: «Come noi anche altri paesi, a catena, soffrono l’incertezza di questa situazione di attesa»


Sono mesi, per correttezza un anno, che si discute della fragilità degli anziani, categoria sociale fortemente attaccata dal Covid, soprattutto nella prima fase della Pandemia, seppure ad oggi, nonostante l’abbassamento dell’età dei contagiati, i numerosi focolai che si accendono nelle Rsa di tutta la regione testimoniano quanto i “nostri nonni” siano ancora troppo vulnerabili.

Il 25 febbraio scorso ci occupammo della grave situazione ad Acerenza, dove il Sindaco Fernando Scattone, denunciava pubblicamente la sua ira per il continuo rinvio delle date per le vaccinazioni agli “over80”, con circa 250 anziani in attesa di sottoporsi all’inoculazione.

Ebbene, l’ultima data andata a monte era proprio quella di ieri, 1° marzo, e precedentemente sono saltate le giornate del 26 e 27 febbraio. «Non ho al momento nessuna notizia, e come me anche gli altri sindacispiega il primo cittadino acheruntino raggiunto telefonicamente nella serata di ieri– perché saltando le date, salta tutto il calendario delle vaccinazioni nei paesi. Siamo in contatto tra i colleghi sindaci ed è in corso una riunione Anci, anche perché è vero che siamo caduti in zona rossa, ma questo non vuol dire che si debba fermare la macchina organizzativa dei vaccini. Inoltre noi sindaci siamo giustamente sempre in prima fila e i cittadini chiedono a noi spiegazioni, a cui purtroppo non sappiamo dare risposte».

A Cronache Scattone asseriva già come «ogni volta l’Amministrazione, di concerto con la Croce Rossa, abbia provveduto a distribuire a domicilio agli anziani, i moduli di consenso ed allestire in tutta sicurezza le aree in cui si sarebbe svolta la campagna vaccinale, ma ogni volta era un lavoro a vuoto, poiché giungeva la comunicazione di annullamento delle date, a causa- sottolineava Scattone- di difficoltà di approvvigionamento delle fiale».

Nella settimana in cui Acerenza avrebbe visto la somministrazione di vaccini, figuravano in calendario pure Anzi, che prevedeva le vaccinazioni il 3 marzo, rinviati a data da destinarsi; San Chirico Nuovo, dove la data del 28 febbraio è altresì saltata e Grassano nel materano, dove le giornate previste per il 28 febbraio e 1°marzo, sono sfumate, mentre monta l’ira dei sindaci. Ma non sono gli unici paesi a vivere questa situazione, come loro tanti altri a seguire.

Il Ministero della Salute sottolinea quanto «le persone anziane, a causa dell’età e della frequente presenza di più patologie concomitanti, siano soggetti a maggior rischio di complicanze e di sviluppare forme severe di Covid-19 in caso di contagio con il virus Sars-CoV-2. Per questo è importante che si vaccinino contro questo virus».

Alla luce del bollettino della Task force di ieri che contava 3 decessi, 76 nuovi positivi e 96 ricoverati, parlare di ritardi nei vaccini appare, se possibile, ancora più grave.

 

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