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Nuovo decreto legge varato ieri dal Consiglio dei Ministri

Il governo accelera sul nuovo dpcm con le norme anti contagio da Covid. A quanto si apprende da più fonti di governo, una riunione del premier Mario Draghi è prevista alle ore 19 con i ministri sul dossier Covid. Alla riunione prenderanno parte anche gli esperti Silvio Brusaferro, Agostino Miozzo e Franco Locatelli

Siamo in grado di pubblicare il testo del nuovo decreto legge varato ieri dal Consiglio dei Ministri.

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È il primo provvedimento sul tema pandemia del Governo Draghi, contiene le ultime novità sulle regoleanti Covid.

Nel documento, di soli 4 articoli, si legge della proroga del divieto di spostamenti tra regioni fino al 27 marzo, così come della stretta sulle visite a parenti e amici, con l’introduzione del divieto di mobilità verso abitazioni private in zona rossa. Confermato l’impianto dei colori delle Regioni, con i criteri già aggiornati nello scorso provvedimento per entrare in zona arancione, rossa e gialla.

Nessun riferimento al tema delle seconde case nel decreto Draghi, per cui le prescrizioni dovrebbero restare invariate rispetto all’ultimo decreto e prevedere l’ok a questo genere di spostamente anche in zona rossa.

Questo, almeno, fino alla scadenza del nuovo Dpcm, fissata il 5 marzo.

Visite ad amici e parenti

La principale novità si conferma quindi lo stop agli spostamenti verso abitazioni private abitate in zona rossa.  Possibilità che rimane, tra le 5.00 e le 22.00, in zona gialla all’interno della stessa Regione e in zona arancione dentro i confini comunali. Si possono muovere fino a un massimo di due persone, che possono portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale) e le persone conviventi disabili o non autosufficienti. Prorogata anche la norma che permette in zona arancione, per i Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, gli spostamenti anche verso Comuni diversi, purché entro i 30 chilometri dai confini.

Con il decreto Covid il governo ha preso tempo per fissare le nuove regole che entreranno probabilmente in vigore il 6 marzo, data di scadenza del vecchio Decreto di Conte.

DPCM Draghi: divieto di spostamenti tra regioni e seconde case

Prorogato fino al 27 marzo il divieto di spostamento tra le regioni, anche in fascia gialla,.

Per questo, nel decreto già in vigore, si è deciso di vietare le visite a parenti e amici in quelle aree dove è scattato il lockdown dopo la scoperta dei contagi causati dalla varianti del Covid 19.
Divieti di spostamenti tra Regioni
Il divieto di spostamento tra le Regioni, anche gialle, è prorogato fino al 27 marzo. Sono però consentiti gli spostamenti per «comprovate esigenze» e dunque per motivi di lavoro, salute e urgenza. Per superare i confini regionali bisogna avere il modulo di autocertificazione e la documentazione necessaria a dimostrare che lo spostamento rientra nelle eccezioni consentite. Nelle norme è chiarito che «la veridicità delle autocertificazioni sarà oggetto di controlli successivi e la falsità di quanto dichiarato costituisce reato».
Non ci sono limitazioni rispetto ai mezzi utilizzati: ci si può spostare in treno, in macchina o in aereo.
Motivi di lavoro – Si può uscire dalla propria regione per motivi di lavoro. Il governo ha chiarito che «la giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata».
Motivi di salute – Per dimostrare l’esigenza legata alla salute è necessario allegare al modulo di autocertificazione la documentazione che prova la necessità di uscire fuori dalla propria regione.
Motivi di urgenza – Tra i motivi di urgenza c’è l’assistenza a persone non autosufficienti. Ma «la necessità di prestare assistenza non può giustificare lo spostamento di più di un parente adulto, eventualmente accompagnato dai minori o disabili che abitualmente egli già assiste»

I genitori separati
Sono consentiti gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni «presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé». Gli spostamenti «devono avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario, secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio» oppure, se si tratta di una separazione di fatto «secondo quanto concordato tra i genitori»

Le visite
Nelle zone rosse non è consentito «andare a trovare amici o parenti in un’abitazione diversa dalla propria». È questa la norma introdotta nel decreto sugli spostamenti approvato ieri dal consiglio dei ministri. La possibilità di visita è invece rimasta per chi vive nelle regioni che si trovano in fascia gialla e arancione, sempre rispettando però alcune regole.
Fascia gialla – In questo caso è consentita la visita a parenti e amici «una sola volta al giorno e in massimo due persone oltre ai figli minori di 14 anni». Si può andare dalle 5 alle 22 e sempre rimanendo all’interno della propria regione.
Fascia arancione – In questo caso è consentita la visita a parenti e amici «una sola volta al giorno e in massimo due persone oltre ai figli minori di 14 anni». Si può andare dalle 5 alle 22 e sempre rimanendo all’interno del proprio comune.
Piccoli comuni -Per chi vive nelle regioni in fascia arancione in un comune con meno di 5.000 abitanti le visite a parenti e amici sono consentite dalle 5 alle 22 «anche verso Comuni diversi, purché entro i 30 chilometri dai confini»

Tre in auto – I nuclei familiari possono viaggiare in auto insieme senza limitazioni. I non conviventi possono invece stare in auto massimo in tre (ad esempio due adulti e un minore di 14 anni) ma non occupando il sedile accanto al guidatore. I passeggeri devono stare sul sedile posteriore, distanziati e con la mascherina indossata.

Le seconde case

Resta sempre consentito andare nelle seconde case anche se si trovano in zona rossa. Nella seconda casa può andare soltanto un nucleo familiare.

Affitti brevi e alberghi
È escluso che per seconda casa si intenda dunque un’abitazione affittata per brevi periodi successivamente al 14 gennaio 2021.
Non è consentito uscire dalla propria regione per motivi di turismo e dunque è escluso che si possa soggiornare — anche per lunghi periodi — in alberghi o case in affitto o altre strutture ricettive. Non è con-sentito andare in gita fuori regione nemmeno se si rispetta l’orario del coprifuoco.

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