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LAGONEGRO, UN ALTRO MEDICO SI RIFIUTA DI COLLABORARE SUI VACCINI

Dopo il dottor Paggi e Sangineti anche la collega Verbena non accetta i moduli per il consenso inviati dal Comune

Un vero e proprio caos a Lagonegro sulla gestione delle vaccinazioni agli over 80. Dopo la notizia, lanciata sempre da queste colonne nell’edizione di ieri, di due medici che non avevano accettato il plico dei moduli per il consenso, inviato dal Comune, nella giornata di ieri anche un altro medico di base ha detto di no. Dopo il rifiuto dei medici di base Paggi e Sangineti anche la dottoressa Verbena ha rispedito al sindaco Di Lascio tutto il materiale da distribuire ai propri pazienti aventi diritto alla vaccinazione in questa Fase2.

La dottoressa Verbena preso nota della richiesta e rinviato il plico si è detta «impossibilitata per motivi di salute a compilare i moduli. I miei sostituti sono a disposizione dei miei assistiti che si recheranno in studio con relativo modulo per essere aiutati a compilarlo».Su 5 medici ben 3 si rifiutano di sostenere il Comune nell’organizzazione della Fase 2.

Nonostante sia stato firmato l’accordo tra Regione e sindaci dei medici di base per assistere presso i propri ambulatori tutti gli anziani over 80 aventi diritto a Lagonegro è un fuggi fuggi generale. Come mai tutti questi medici si dicono disponibili ad aiutare i propri pazienti a compilare i moduli ma non intendono in prima persona occuparsi delle vaccinazioni. Eppure proprio ieri una nota della Fimmg Basilicata rassicurava chi come il capogruppo regionale di FI Piro chiedeva ai medici di non tirarsi indietro.

Per il sindacato dei medici le responsabilità sarebbero tutte da accreditare ai ritardi con Regione e Aziende sanitarie si sono mosse, per cui sarebbero giustificabili secondo la Fimmg quei no giunti dai medici di base per assumere in prima persona il comando delle vaccinazioni. Ma se qualcuno almeno si è detto disponibile ad aiutare i propri assistiti a compilare almeno i moduli di consenso al vaccino altri non hanno inteso voler fare neanche quello.Sicuramente il ritardo nell’organizzazione va ad incidere sul lavoro già di per se delicato dei medici di base, ma allo stesso tempo va sottolineato che il rifiutarsi di adempiere alla vaccinazione ricade esclusivamente sui propri pazienti. Saranno loro quelli più disagiati in questa fase così delicata, considerato che bisogna anche recuperare il ritardo rispetto ad altre regioni accumulato sia per l’organizzazione che per l’invio delle dosi.

Riuscirà il Comune di Lagonegro nonostante queste defezioni a organizzare lo spostamento dei pazienti presso gli altri medici? Secondo indiscrezioni l’amministrazione sarebbe già a lavoro per provare a trovare nuove soluzioni ed evitare che ad avere i maggiori disagi sia proprio la fascia più colpita, gli anziani. Che almeno per ora possono contare solo sull’unica amra in nostro possesso per combattere il viurus invisibile: il vaccino.

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