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CRIMINOLOGA URSULA FRANCO: “PROCURA CHE VAI…”

Criminologa Ursula Franco: “L’immobilismo di una Procura nei casi di omicidio è fonte di enormi sofferenze per le famiglie”

UN CASO ALLA VOLTA FINO ALLA FINE 

Dottoressa URSULA FRANCO

CRIMINOLOGA URSULA FRANCO: “PROCURA CHE VAI…

Criminologa Ursula Franco: “L’immobilismo di una Procura nei casi di omicidio è fonte di enormi sofferenze per le famiglie”

 

Ursula Franco è medico e criminologo, è allieva di Peter Hyatt, uno dei massimi esperti mondiali di Statement Analysis (una tecnica di analisi di interviste ed interrogatori), si occupa soprattutto di morti accidentali e suicidi scambiati per omicidi e di errori giudiziari.

È stata consulente dell’avvocato Giuseppe Marazzita, difensore di Michele Buoninconti; è consulente dell’avvocato Salvatore Verrillo, difensore di Daniel Ciocan; ha fornito una consulenza ai difensori di Stefano Binda dopo la condanna in primo grado all’ergastolo per l’omicidio di Lidia Macchi. Binda, il 24 luglio 2019, è stato assolto per non aver commesso il fatto, sentenza recentemente confermata in Cassazione.

Criminologa URSULA FRANCO

Luigi Cerreto e Alessandro Sabatino sono scomparsi da Siracusa il 12 maggio 2014, i loro resti sono stati ritrovati nel giardino della villetta nella quale avevano lavorato come badanti solo pochi giorni fa e il figlio (GIAMPIERO RICCIOLIdell’anziano che i due ragazzi assistevano, indagato da parecchi anni, è stato finalmente arrestato. 

Luigi Cerreto e Alessandro Sabatino

Laura Perselli e Peter Neumair sono scomparsi dalla loro abitazione di Bolzano il 4 gennaio 202, le ricerche sono cominciate da subito, il figlio Benno è stato arrestato e circa un mese dopo è stato ritrovato il corpo di Laura Perselli nell’Adige.

Laura Perselli e Peter Neumair
Dottoressa Franco, come è possibile?

A mio avviso è inspiegabile che non si siano cercati subito i resti di Luigi Cerreto e Alessandro Sabatino nel giardino della villetta nella quale lavoravano come badanti.
Il Riccioli non ha detto la verità nell’intervista rilasciata alla giornalista Claudia Aldi e ha cercato di depistare.
Lo stesso avrà fatto quando è stato sentito dagli inquirenti. Purtroppo è successo (e sta succedendo ancora) anche in altri casi che una Procura non abbia approfondito nonostante l’ipotesi omicidiaria fosse l’unica da prendere in considerazione e il coinvolgimento di un certo soggetto fosse palese. L’immobilismo di una Procura nei casi di omicidio è fonte di enormi sofferenze per le famiglie.
Al contempo ritengo inaccettabile che alcune Procure spendano decine di migliaia di euro di denaro pubblico in interminabili ed ingiustificabili indagini in casi di suicidio o morte accidentale nel tentativo di provare un omicidio che non è mai stato commesso, quando va bene relegando in un limbo, per molti anni, soggetti estranei ai fatti, dai fratelli Ciocan a Marco Venturi, quando va male facendo condannare un padre di famiglia per un omicidio mai avvenuto, Michele Buoninconti.

Dottoressa Franco qual è la soluzione?

È necessario lavorare sulle competenze dei pubblici ministeri in modo da prevenire gli errori giudiziari, le emorragie di denaro pubblico e favorire la soluzione dei casi di omicidio.
Molti pubblici ministeri non conoscono la casistica né sanno condurre un interrogatorio, spesso si cimentano in interrogatori pro forma con domande chiuse perché ignorano che quand’anche un interrogato dissimuli o falsifichi fornisce informazioni utili a ricostruire i fatti.

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