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ACERENZA, IL SINDACO RIPRENDE I GIOVANI PER GLI ASSEMBRAMENTI: LORO LO INSULTANO

La denuncia di Scattone sui social: «Tutti abbiamo bisogno di normalità ma non accetto la maleducazione e l’irriverenza. È un momento delicato»

«Ieri sera (sabato per chi legge ndr.) mi sono recato da libero cittadino ad acquistare due pizze da asporto e ho notato diversi giovani assembrati e senza mascherina. All’uscita dal locale ho ricordato, tra l’altro in modo confidenziale ad alcuni di loro di utilizzare la mascherina ma sono stato deriso e aggredito verbalmente». Inizia così il post denuncia pubblicato sui social dal sindaco di Acerenza, Fernando Scattone, per segnalare l’atteggiamento di alcuni giovani poco rispettosi delle norme, in una fase delicata come quella che stiamo vivendo.

«Credo che non sia una situazione semplice per nessuno, tutti abbiamo bisogno di ritornare quanto prima alla normalità ma quello che non accetto è l’irriverenza e la maleducazione -scrive ancora il primo cittadino-.

Non è la prima volta che succede e forse non sarà l’ultima ma vorrei ricordare che, ho scelto di fare il sindaco, di lavorare per la mia comunità ma non sono certo disponibile a ricevere insulti. Non sono assolutamente preoccupato per la mia persona perché so difendermi e non ho certo timore di qualche bullo che circola. Faccio il sindaco e non l’educatore e ho messo in conto di non essere simpatico a tutti ma l’invito che faccio è di collegare sempre la lingua al cervello quando si parla o quando si scrive sui social, soprattutto a chi, impropriamente nelle piazze o locali pubblici è sempre pronto a strumentalizzare tutto e tutti anche in questo momento di crisi sanitaria ed economica. Ovviamente nessun riferimento al gestore del locale che è addirittura ignaro e non ha nessuna responsabilità su quanto accaduto» conlude nel post Scattone.

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