AttualitàBasilicataBlog

SCREENING ONCOLOGICI, L’IRCCS CROB TACE E LEONE MUTO: L’IRA DEI PENTASTELLATI

Leggieri, Perrino e Carlucci rilanciano le denunce sul blocco delle attività e sull’inspiegabile mancato cambio d’appalto

Tra i danni indiretti dell’emergenza sanitaria Coronavirus, patiti e patienti dai cittadini lucani in tema salute, non possono non essere annoverate le mancate prestazioni. In Basilicata, all’interno del macro argomento, c’è la sezione screening oncologici che riguarda direttamente le vicissitudini che hanno caratterizzato, e proseguono a farlo, l’operato dell’Irccs Crob di Rionero in Vulture.

«In hanno dichiarato i consiglieri regionali del Movimento 5stelle, Gianni Leggieri, Gianni Perrino e Carmela Carlucci -, gli screening oncologici per utero e colon retto sono fermi al palo e non ci è dato conoscere i motivi del loro mancato avvio. Questa storia va avanti da circa un anno e tanti, purtroppo, sono gli ammalati che attendono la ripartenza del servizio». Come hanno ricordato i pentastellati «è innegabile che i ritardi nelle indagini diagnostiche, e in particolar modo nel settore dell’oncologia, saranno rilevabili a distanza di tempo dall’aumento della mortalità per patologie tumorali che, proprio grazie alla prevenzione, sono tenute sotto controllo».

Il nosocomio rionerese, appare completamente impantanato. Il Direttore Gerardo Di Martino, da parte sua, continua a firmare proroghe in favore della Fora SpA che però oltre ad avere il contratto scaduto, ha perso l’appalto milionario indetto dalla Suarb per l’affidamento delle attività di supporto ai progetti regionali di screening oncologici. Con Fora Spa, inoltre, i rapporti sono tesi in quanto i blocchi che si sono verificati, se dichiarati illegittimi dovranno avere un responsabile: o la società o l’Irccs Crob stesso. Sull’altro versante, invece, il Raggruppamento temporaneo di imprese, Radiological Service Srl-Tecnolife Srl, che l’appalto Suarb l’ha vinto per l’importo complessivo di 8milioni e 789mila euro, non vuole, ancora, subentrare: il contratto non lo firma, anzi. L’Rti vuole trattare alcune condizioni.

Su questo, già il segretario regionale della Uiltucs, Donato Rosa, tramite carta bollata, ha diffidato il Dg Di Martino a intimare all’Rti in questione, di stipulare il contratto con l’avvio immediato delle attività appaltate. Per il sindacalista, l’ultima proroga alla Fora Spa, «è illegittima». L’impasse, su più piani prosegue, i 5stelle ricorrono all’espressione «limbo contrattuale», e neanche la politica ha riscontri positivi dall’Irccs Crob. A confermarlo, i pentastellati: «Bocche cucite tra i vertici della Regione e dell’Azienda sanitaria, con il consueto rimpallo di responsabilità».

«Un tale disservizio hanno spiegato i consiglieri regionali del Movimento 5stelle, Leggieri, Perrino e Carlucci sta provocando delle conseguenze drammatiche: per le donne lucane non è più possibile fare prevenzione e tutelare la propria salute. Dopo una serie di proroghe concesse alla incaricata di effettuare gli screening oncologici in Basilicata, la Fora SpA, il contratto con la nuova ditta aggiudicataria del servizio non è stato ancora stipulato. Il cambio d’appalto non è ancora avvenuto e, quindi, il servizio non è garantito».

«E intanto hanno rimarcato i pentastellati -, 30 mila donne lucane attendono di fare lo screening di primo livello! Di chi è la responsabilità di questo immobilismo?. Per fare chiarezza sulla sospensione, chiederne le ragioni e chiedere che si riavvii immediatamente la giusta pratica di prevenzione, a inizio dicembre 2020 abbiamo presentato formale interrogazione all’assessore Leone, ma non abbiamo avuto ancora nessuna risposta in merito. In molti casi, la prevenzione costituisce l’unica arma a nostra disposizione contro un male incredibilmente diffuso e letale». «L’emergenza pandemica hanno concluso i consiglieri regionali del Movimento 5stelle, Gianni Leggieri, Gianni Perrino e Carmela Carlucci sta provocando una paralisi totale del sistema sanitario e non possiamo correre il rischio che alle vittime del Covid si affianchi la tragedia, silenziosa, di coloro che, nel frattempo, non riescono a sottoporsi alle diverse cure o alla precauzione salvavita, come quella praticata attraverso lo screening oncologico.

In merito agli enormi ritardi, la stampa informa che sarebbe stato presentato un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Potenza; attendiamo, quindi, fiduciosi il pronunciamento della magistratura, nella speranza che si diano, al più presto, risposte concrete e si possa garantire il diritto alla salute dei lucani: sarebbe un atto di lealtà nei confronti di coloro che hanno la necessità di fare prevenzione»

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti