Avvocato Antonio Di Lena : CON LA MORTE IN CARCERE DI RAFFAELE CUTOLO MUORE ANCHE LO STATO DI DIRITTO
Raffaele Cutolo, il Professore, è morto da solo, praticamente in stato vegetativo, in una cella di pochi metri al 41 bis
O’ PROFESSORE È MORTO
La PRESA di POSIZIONE dell’Avvocato Antonio Di Lena
CON LA MORTE IN CARCERE DI RAFFAELE CUTOLO MUORE ANCHE LO STATO DI DIRITTO

✔️(ATTENZIONE POST NON ADATTO AI BENEPENSATI E A QUELLI CHE STANNO SEMPRE DALLA PARTE DEL GIUSTO… A FATTI LORO!)
🔹Raffaele Cutolo, il Professore, è morto da solo, praticamente in stato vegetativo, in una cella di pochi metri al 41 bis.
🔹Il Magistrato di Sorveglianza non ha provveduto sull’ennesima richiesta di scarcerazione motivata da ragioni sanitarie e dalla dissoluzione di ogni forma di pericolosità sociale (era detenuto da oltre quaranta anni): l’istanza è stata lasciata a morire sulla scrivania…
🔹Non ve ne venite con le solite frasi fatte tipo “gli sta bene”, “uno di meno”, “lui non aveva pietà per le sue vittime, perché dovremmo averla noi?” e altre stupidaggini simili…
🔹È vero: Cutolo era un feroce assassino, un mostro spietato…ma questo non giustifica la fine che ha fatto.
🔹La Giustizia non dovrebbe guardare al nome e al cognome: dovrebbe semplicemente garantire l’imparziale delle legge.
🔹E Cutolo, per legge (per le sue critiche condizioni di salute), aveva diritto di essere scarcerato dal almeno due anni e di morire dentro casa sua..anche se si chiamava Raffaele Cutolo.
🔹Tale diritto che gli è stato negato da un Magistrato spaventato di finire sui giornali per aver scarcerato un capomafia!
🔹Perché di questo si tratta: paura di finire sui giornali. Codardia.
🔹E se lo Stato consente queste storture, se lo Stato consente la violazione delle norme costituzionali, perde il diritto di giudicare…anche il peggiore dei criminali, anche Raffaele Cutolo.
🔹Nel confronto tra il Magistrato che non lo ha scarcerato (pur in presenza dei presupposti previsti dalla legge) e Raffaele Cutolo, io preferisco quest’ultimo.
🔹Almeno lui il suo giuramento (mafioso, criminale e deprecabile) lo ha rispettato: non si è mai pentito e ha rifiutato la libertà che avrebbe avuto in un battibaleno se avesse parlato.
🔹Il Magistrato di Sorveglianza che ha trattato la sua pratica, invece, ha giurato sulla Costituzione italiana ma poi la ha violata e disapplicata.
Male…molto male!
🔹L’ennesima picconata allo Stato di diritto! All’art 27 della Costituzione!
Articolo 27
La responsabilità penale è personale.
L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato [cfr. art. 13 c. 4].
Non è ammessa la pena di morte.
🔹Se questi sono quelli che stanno “dalla parte del giusto”,
i benpensanti e i moralisti…io voglio continuare ostinatamente a rimanere dalla parte del torto.
{Cit. Avvocato Antonio Di Lena}