BasilicataBlogLettere Lucane

FARE LIBERA IMPRESA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE

lettere lucane

Secondo il Cerved – un’agenzia di informazioni commerciali – nel 2020 i fallimenti in Basilicata hanno registrato un +133,2%. E’ un dato preoccupante ma non sorprendente, perché la riduzione dei consumi, dell’export e la digitalizzazione del commercio guidata da grandi gruppi come Amazon colpiscono proprio economie bassamente competitive come quella lucana. Purtroppo finché vivremo nella società dei consumi – anche le famiglie più tradizionali e spartane hanno costi fissi non irrilevanti – saremo costretti a ragionare su come mantenere stabili il prodotto interno lordo e la politica dei redditi. Il benessere economico italiano raggiunto dagli anni ‘50 in poi è anche coinciso con una lunghissima stagione di pace, di riforme sociali e civili, di crescita culturale, ecc. Negli ultimi anni invece sta sempre di più crescendo un pensiero profondamente ostile verso l’industria e il manifatturiero tradizionale; un pensiero, al contrario, assai favorevole al dirigismo pubblico, alle assunzioni di massa nello Stato e a una radicale conversione dell’industria in senso “verde” e culturale. Non so se questa utopia sia realistica, ma intanto mi corre l’obbligo di registrarla come ideologia e, in generale, come mentalità. A esclusione delle grandi industrie competitive a livello internazionale come Stellantis, Eni, Ferrero, San Bendetto, le imprese attive in Basilicata, nei prossimi anni, saranno sempre di meno e sempre meno forti. Ma chi darà lavoro a chi, in futuro, lo cercherà ancora? Non so rispondere a questa domanda, ma temo che un sempre maggior numero di persone busserà alle porte dello Stato per avere sussidi, finanziamenti e lavoro. E la politica, per ragioni elettoralistiche, asseconderà questa deriva paternalistica, a costo di portare al fallimento le finanze pubbliche e la libera economia di mercato, vera creatrice di ricchezza in una nazione.

diconsoli@lecronache.info

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti