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CGIL, CISL E UIL: “LA STAGIONE DELLE RIFORME NON PUÒ PRESCINDERE DAL CONFRONTO”

“Non è più il tempo di tavoli e videoconferenze degne dei più esperti tuttologi, né di riunioni pro-forma finalizzate ad espletare la consultazione delle parti sociali come mero adempimento”

“Il presidente Bardi, in quello che sembra l’atto conclusivo della crisi politica aperta dalle dimissioni dell’assessore Cupparo, ha espresso la volontà di continuare nella stagione delle riforme. Tale stagione non può che realizzarsi attraverso il confronto con le parti sociali quale presupposto ineludibile di qualsiasi politica riformatrice”. A sostenerlo sono i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil Angelo Summa, Enrico Gambardella e Vincenzo Tortorelli precisando che “non è più il tempo di tavoli e videoconferenze degne dei più esperti tuttologi, né di riunioni pro-forma finalizzate ad espletare la consultazione delle parti sociali come mero adempimento”.

“Per fare ciò – spiegano i sindacati confederali – è necessario il coinvolgimento delle parti sociali. Il rilancio della nostra regione e il futuro delle nostre comunità dipendono inesorabilmente dalla programmazione delle ingenti risorse nazionali ed europee di cui potremo disporre e che dovranno concentrarsi su una progettualità strategica e di qualità. Si tratta, contestualmente, di definire misure, azioni, strategie per mettere al sicuro lavoratori e cittadini dalla pandemia, contenendo i contagi e procedendo, secondo la disponibilità dei vaccini, con il piano di vaccinazione in tempi più rapidi possibile. Queste sono le priorità da affrontare tenendo inscindibilmente legate la progettualità con la contingenza”.

“Anche alla luce degli sviluppi della crisi di governo a livello nazionale – continuano Summa, Gambardella e Tortorelli – è arrivato il momento di presentare l’idea di Basilicata che vogliamo costruire con il contestuale superamento dell’emergenza sanitaria. Una priorità per tutte è sicuramente il piano regionale relativo al Next Generation EU, di cui sinora abbiamo ascoltato dati ballerini di spesa e poco o nulla di progetti da candidare. Per la Basilicata, come per tutto il Sud, le risorse europee derivanti dal recovery fund sono l’opportunità per non lasciare indietro nessuno e l’occasione storica per programmare la ripresa”.

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