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FORZA ITALIA RIBADISCE IL SOSTEGNO A BARDI MA AVVERTE: «OGNUNO FACCIA LA PROPRIA PARTE»

Riunione dei forzisti: Cupparo non ritira le dimissioni. Ma lui va avanti nelle attività del suo dipartimento. Confronto con altri partiti è priorità

La crisi è finita. La crisi prosegue. Non è un paradosso ma la conseguenza di una crisi che si è articolata su piani diversi e nella quale alcuni aspetti sono emersi in luce persino troppo piena mentre altri sono rimasti nell’ombra. All’origine del terremoto c’è infatti una tensione crescente nella maggioranza. I termini del braccio di ferro sono noti: alcuni membri della maggioranza preferiscono ribellarsi che allinearsi alle linee dei partiti provando a ribellarsi alla centralità assunta dal presidente, nelle procedure ritenute troppo statiche per non dire immobili, altri invece vorrebbero mettere in moto il famoso cambiamento provando ad accelerare su riforme e azioni politiche. Bardi a tutto ciò prova a resistere come può. Non intende avviare un rimpasto di Giunta, almeno per ora, ma intende però dare corso alle riforme di cui lui è il massimo promotore (come la Pieni poteri, riforma Consorzi e sanitaria). La sfida tra i ribelli e la maggioranza si ripeterà nei prossimi giorni, sempre se il Consiglio riuscirà a riunirsi.

Nel frattempo Bardi attende che i partiti completino il mandato esplorativo per mettere un punto alla crisi regionale. A dare il via è stata proprio Forza Italia. Nonostante siano stati proprio i forzisti, con la decisione di rimettere nelle mani del presidente il mandato dell’assessore Franco Cupparo, ad innescare il terremoto in Regione sono stati i primi a confrontarsi e a far sapere (tramite una nota congiunta) che è arrivata l’ora che ognuno faccia la propria parte, mettendo da parte personalismi e interessi per il bene della Basilicata. È questo in estrema sintesi il pensiero del coordinamento regionale di FI emerso dalla riunione, presieduta dal segretario regionale Giuseppe Moles ha portato a un confronto sulle richieste di Bardi avvenute negli scorsi giorni al tavolo romano con i segretari dei patiti di maggioranza.

«Il delicato momento che attraversa il Paese, devastato dagli effetti della pandemia da Covid, impone ritmi di governo che non possono essere fermati da incidenti, personalismi o mal di pancia di ogni genere. L’eredità ricevuta dal centro sinistra che ha guidato la regione Basilicata per 25 anni, è un fardello pesante già di suo a cui si sono aggiunte le difficoltà del periodo. Per queste ragioni Forza Italia, nella riunione tenutasi a Roma e finalizzata a fare il punto sulle priorità che la coalizione di maggioranza deve affrontare in Regione, ha ribadito il suo impegno ad ogni livello» affermano dal coordinamento regionale. Forza Italia si mostra ancora una volta uno dei pochi, se non l’unico, partito di centrodestra coeso al suo interno.

Strutturato a tal punto da non far emergere al di fuori delle proprie mura di casa eventuali crepe. Le dimissioni dell’assessore Cupparo restano al momento ancora in atto, nonostante l’assessore nella giornata di ieri abbia partecipato a diversi tavoli tecnici in video conferenza. L’atto delle dimissioni è stato deciso dal segretario Moles con tutti i componenti del gruppo regionale, proprio per far comprendere che la maggioranza ha bisogno di uno scossone. Il partito continua infatti a far sapere di «rivendicare l’azione positiva messa in campo dai suoi Assessori e dai suoi Consiglieri Regionali che, operando in settori più direttamente interessati dall’emergenza, hanno dovuto offrire una risposta immediata ai problemi della popolazione e delle imprese. Bene ha fatto l’ass. Cupparo ad interessarsi, come mai avvenuto negli anni passati, della soluzione del problema “Consorzio ASI di Potenza”. La polvere accumulata sotto il tappeto dal centro sinistra non poteva più essere nascosta! Certo, la soluzione non è semplice, ma pensare di non affrontarla sarebbe l’ennesimo delitto da consumarsi ai danni del sistema Basilicata».

I forzisti ribadiscono ancora una volta, come fatto già nella lettera di dimissioni di Cupparo, che non è stata la Riforma dei Consorzi a scatenare la crisi ma la mancanza di chiarezza tra i partiti della maggioranza. Difficile non dare merito a tale ragionamento, considerato che la maggioranza è ormai da tempo ostaggio di veti e contro veti soprattutto da parte di alcuni esponenti. Dal canto suo Forza Italia ancora una volta mostra il sostegno dei confronti del presidente della Regione: «Forza Italia è e sarà sempre vicina ed in prima linea per sostenere l’azione di questo Governo regionale che vede nel suo Presidente, il Gen Bardi, la guida sicura in grado di assicurare il bene del popolo lucano. Per tutte queste ragioni, Il partito, continuerà ad assicurare ed offrire il massimo impegno dei suoi uomini affinchè l’azione di governo possa proseguire senza sosta e per continuare quell’opera di cambiamento avviata nel 2019». Nel frattempo Cupparo resta dimissionario, le riforme restano in stand by, in attesa che Bardi prenda le redini della crisi e una volta per tutti apra il confronto in Regione con tutti gli esponenti della maggioranza.

 

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