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AMBIENTE E TERRITORIO: UNA OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO E OCCUPAZIONE PER LA BASILICATA

Una delle prime regioni a dotarsi della legga sulla “Valutazione di impatto ambientale”, una facilitazione per operatori e Istituzioni

DI ALBERTO GIORDANO

La Basilicata, per la presenza sul proprio territorio di elementi ad alta sensibilità, è stata tra le prime in Italia a dotarsi di una legge regionale sulla Valutazione d’impatto ambientale. Ciò ha permesso alle istituzioni e agli operatori di operare con consapevolezza e nell’ottica dello sviluppo sostenibile, in particolare: a) per le istituzioni, di considerarla come un elemento di conoscenza del territorio, delle sue risorse e delle sue peculiarità ambientali; b) per i proponenti l’investimento di consentire la predisposizione di uno strumento di pianificazione integrata all’ambiente e al territorio. La questione del rimboschimento con i relativi risvolti ambientali e del ripopolamento delle aree rurali, montuose e collinari resta prioritaria per poter avere uno sviluppo del territorio sostenibile, con evidenti risvolti occupazionali. Il territorio presenta una grande diversità ambientale, è in prevalenza montuoso (47%) e collinare (45%) ed ha una esigua parte pianeggiante (8%).

Le colline sono di tipo argilloso, soggette a fenomeni di erosione che danno luogo a frane e smottamenti. L’elevata variabilità delle condizioni ambientali presenti in ambiti spesso circoscritti, garantisce una notevole ricchezza di varietà di specie e di habitat. Le foreste rappresentano una fonte vitale di diversità biologica, un bene da salvaguardare, poiché non solo si devono adattare al cambiamento climatico ma sono determinanti per mitigarne gi effetti. La salvaguardia della biodiversità si raggiunge oltre che con la protezione dell’ambiente, anche attraverso l’attività d’individuazione, selezione e controllo del materiale di propagazione forestale. La programmazione degli interventi territoriali presenta ora una serie di priorità: a) sostenere l’agrobiodiversità, tramite l’ammissibilità d’impianti composti da specie arboree e/o arbustive autoctone di provenienza locale per conservare il capitale di biodiversità; b) favorire la permanenza di aziende agricole sul territorio montano e svantaggiato, tramite l’incentivazione alla realizzazione d’impianti forestali su terreni che sono in via di abbandono in modo da garantire la vitalità delle comunità rurali; c) adottare pratiche agricole e forestali innovative e sostenibili in relazione a fenomeni di land degradation, tramite una costante gestione selvicolturale è possibile superare le fragilità del territorio di origine naturale e antropico; d) promuovere la gestione forestale attraverso la pianificazione di livello intermedio e aziendale per meglio realizzare la multifunzionalità delle foreste.

LE OPPORTUNITÀ IN REGIONE In linea con questa strategia rientra l’opportunità offerta agli operatori dal bando attualmente aperto. Una opportunità: il Bando “ Il sostegno alla forestazione/all’imboschimento”. Sottomisura 8.1.1 del Programma di sviluppo rurale 2014/2020 per l’annualità 2020. Scadenza: 6 aprile 2021. Stanziamento: 19 milioni di euro circa. Bur n°2 del 16 gennaio 2012 Scopo dell’intervento è quello di valorizzare le specie forestali ed arboree autoctone, idonee alle condizioni ambientali e climatiche del territorio, in grado di contribuire alla difesa del suolo e alla sistemazione dell’assetto idrogeologico.

Ulteriore scopo della valorizzazione del territorio è sostenere coloro che operano nel settore agricolo affinché possano continuare a svolgere una funzione importante nell’economia e nella società regionale, supportandoli nello sviluppo della loro attività. Destinatari. I soggetti pubblici e privati, anche in forma associata, che siano proprietari e/o gestori di terreni agricoli e non agricoli. Non saranno concessi aiuti alle imprese in difficoltà (così come definite dal Regolamento UE n. 702/2014) ed alle imprese su cui pende un ordine di recupero di un aiuto illegittimo dichiarato incompatibile da una decisione della Commissione europea per la quale è previsto un investimento complessivo di circa 19 milioni di euro. Spese ammissibili: copertura per i costi d’impianto (costo delle piantine, costo delle lavorazioni e della messa a dimora, costi dei materiali e delle protezioni e costi tecnici direttamente connessi all’operazione); Premio annuale per ettaro, per la manutenzione e il mancato reddito agricolo per imboschimenti su terreni agricoli, per un periodo massimo di dodici anni.

Contributi previsti. L’importo minimo di ogni progetto deve essere pari o superiore a 22.500,00 euro; l’importo massimo finanziabile per progetto è di 150.000,00 euro. L’aiuto è concesso sotto forma di contributo a fondo perduto è pari al 100%. In specifico per i rimboschimenti su superfici agricole è previsto un contributo massimo di 7.500 euro a ettaro per i costi d’impianto, un premio annuo per la manutenzione di 266 euro per ettaro all’anno per un massimo di 12 anni e un contributo per la perdita di reddito di 600 euro per ettaro all’anno per un massimo di 12 anni. Per i rimboschimenti su superfici non agricole è previsto un contributo massimo di 7.500 euro a ettaro per i costi d’impianto e un premio annuo per la manutenzione di 266 euro per ettaro all’anno per un massimo di 12 anni. L’investimento è ammesso al contributo per interventi realizzati in Basilicata su terreni che negli ultimi 5 anni non sono stati dichiarati o riconosciuti come bosco, dove l’uso non sia pascolo o prato permanente, in terreni ricadenti in siti Natura 2000. La dimensione minima del singolo impianto da realizzare deve essere pari ad almeno 3 ha. Gli impianti possono essere realizzati anche su più corpi all’interno della stessa azienda agricola a condizione che ogni corpo abbia una dimensione minima di ha 3. Non costituiscono interruzione di continuità nella determinazione di un corpo unico: le infrastrutture lineari di pubblica utilità e le rispettive aree di pertinenza (viabilità, elettrodotti, gasdotti, acquedotti, ecc.); altre superfici boscate.

L’investimento è ammissibile se: 1. Realizzato nell’ambito di terreni agricoli e non agricoli della regione Basilicata; 2. Realizzato su terreni non in precedenza (ultimi 5 anni) dichiarati o riconosciuti come bosco; 3. Realizzato su terreni agricoli dove l’uso non sia pascolo o prato permanente con o senza tara; 4. Realizzato in terreni ricadenti in siti Natura 2000; in tali contesti l’impianto deve essere coerente con gli obiettivi delle Misure di Tutela e Conservazione (MTC) e dei Piani di Gestione, dove l’imboschimento potrebbe comportare una diminuzione della biodiversità; 5. Le specie arboree o arbustive (queste ultime nei soli casi previsti) sono scelte tra quelle presenti nell’Allegato A del Bando; 6. L’impianto da realizzare ha una dimensione maggiore o uguale a 3 ettari; 7. Rispetta i limiti di spesa minima ammissibile indicata all’art.9 e del punteggio minimo indicato all’art.13 Modalità di partecipazione. Per la presentazione delle domande sono previste due fasi: il rilascio della domanda di sostegno sul portale SIAN (www.sian.it), entro 80 giorni dalla pubblicazione del bando sul Bur; la candidatura della domanda attraverso la piattaforma informatica “SIA-RB”, accessibile tramite la connessione al sito https://agricoltura.regione.basilicata.it/programma-di-sviluppo-rurale-2014-2020/ nella sezione servizio Psr pratiche, entro 90 giorni dalla pubblicazione del bando sul Bur. Il bando e l’annessa documentazione e la modulistica necessaria da compilare possono essere consultati sul sito della Regione Basilicata. Per informazioni: Regione Basilicata, via Vincenzo Verrastro 10, 85100 Potenza; tel. 0971668908; fax: 097145074: Pec: agricoltura@cert.regione.basilicata.it. Per assistenza tecnica e supporto: siarb@assistenza.regione.basilicata.it. È possibile inoltrare quesiti attraverso la specifica sezione nella piattaforma SIA-RB, Assistenza tecnica SIARB utilizzare in via esclusiva la e-mail: siarb@assistenza.regione.basilicata.it; sito internet: www.regione.basilicata.it

 

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