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«BASILICATA VERSO LA ZONA BIANCA SI FACCIA RIPARTIRE IL TURISMO A MATERA»

Il consigliere Casino sollecita l’amministrazione a un Piano per il rilancio del settore

«Èdelle ultime ore la notizia che vedrebbe la Basilicata rientrare nel perimetro delle zone bianche, misura questa che permetterebbe, di fatto, la ripartenza completa ed organica di ogni attività produttiva ed economica. Si tratta di uno spazio di libertà guadagnatoci, come cittadini lucani, sul campo, anche grazie alla lungimiranza delle misure di contenimento attuate dalla Regione Basilicata e all’immenso spirito di collaborazione della comunità tutta». Lo afferma il consilgiere comunale di FI Casino che aggiunge: «Come sappiamo, la pandemia da coronavirus ha messo in ginocchio, da marzo scorso, l’intera economia nazionale, sacrificando in modo particolare le imprese del turismo, dell’artigianato, dell’arte e della cultura.

Matera, che salutava l’anno da Capitale europea della cultura, accarezzava assieme agli operatori economici tutti, l’aspirazione di un 2020 che stabilizzasse la curva della crescita delle presenze nel territorio. Le attività sorte negli ultimi anni hanno quindi pagato un prezzo altissimo a fronte dei cospicui investimenti realizzati per dar vita alle varie attività. Matera ha costruito la sua economia circolare sul comparto del Turismo e della Cultura, dando grande prova di qualità nell’offerta e nell’accoglienza ai visitatori. La stagione della ripartenza è ormai alle porte e quindi, come cittadino, prima ancora che come amministratore, avverto forte l’esigenza di tenere alta l’attenzione e la predisposizione di misure concrete verso tutti quei cittadini, famiglie ed imprese che, oggi più che mai, abbiamo il dovere di prendere per mano». «Si attivi immediatamente una cabina di regia che metta insieme -spiega il forzista-, sigle datoriali, associazioni di categorie e quanti, da sempre, cittadini modello per la nostra comunità, vogliano dare una mano nella costruzione delle misure politiche che l’attuale maggioranza al governo della Città ha il dovere di predisporre, senza perdere ulteriormente tempo prezioso.

Ovviamente, emergono delle difficoltà che vanno affrontate immediatamente, le cui soluzioni non possono avere bandiera politica. La politica ha questo dovere, per cercare di ridurre la disoccupazione, specie quella giovanile, occorre creare un contesto che permetta agli operatori di volare sempre più in alto, attraverso la crescita concreta delle attività produttive. Non di certo, di misure di breve respiro, come quelle palliative e assistenziali, che nulla hanno prodotto, in termini diretti e indiretti, se non lavoro sommerso e finte situazioni di povertà, le quali, anche nella nostra regione, sono balzate agli onori della cronaca». «Per noi di Forza Italia, il domani è già oggi. Il futuro di questa Città va pianificato con misure condivise e lungimiranti e non di certo con semplici esternazioni plateali e, a volte, anche inopportune di pseudo-risultati

 

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