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NASCE STELLANTIS, BUONA NOTIZIA PER LA BASILICATA

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La fusione di Fca e Psa rappresenta una delle più importanti novità del mondo industriale europeo. La fusione dei due gruppi – che posseggono 14 marchi automobilistici di straordinaria potenza iconica, dalla Fiat alla Chrysler, dalla Peugeot all’Alfa Romeo – ha determinato la nascita di Stellantis, il quarto gruppo mondiale dell’automotive. Quando due gruppi si fondono per essere più forti sul mercato è sempre una buona notizia, perché vuol dire che aumenteranno investimenti e innovazione, e dunque possibilità di crescita produttiva e occupazionale. Da oggi, dunque, lo stabilimento di Melfi si chiamerà Stellantis. Attualmente a Melfi lavorano – tra casa madre e indotto – circa 12.000 lavoratori. Nel 2020 – anno disastroso per tutto il comparto – a Melfi sono state prodotte ben 229.848 autovetture, quasi la metà di quelle prodotte in Italia da Fca. Risultati lusinghieri che fanno ben sperare per il futuro, visto che il nuovo amministratore delegato del gruppo, Carlos Tavares, ha illustrato le linee guida di crescita del gruppo, sopratutto sul fronte della compatibilità ambientale e dell’innovazione tecnologica. Nel 2021 a Melfi, oltre alle Jeep Compass e Renegade, approderanno le motorizzazioni ibride Mhev e la versione cabrio della 500x. Forse pochi lo sanno, ma lo stabilimento Stellantis di Melfi è il secondo in Italia per addetti dopo Taranto. Com’è noto, la Basilicata registra attualmente una grave sofferenza delle piccole e medie imprese; ma proprio la presenza sul territorio di colossi industriali come Stellantis permette al sistema produttivo lucano di non collassare, anzi, di essere paradossalmente più resistente rispetto ad altre Regioni, perché i grandi gruppi industriali hanno risorse per investire in innovazione. Per chi considera il lavoro un pilastro della dignità e della libertà dell’uomo è una notizia importante.

diconsoli@lecronache.info

 

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