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POTENZA, STUDENTI DELLE SUPERIORI IN SCIOPERO «CHIEDIAMO LE DIMISSIONI DELL’ASSESSORE LEONE»

Sit-in degli scolari dinanzi la Regione previsto per domani: al centro, dad, trasporti, screening e situazione epidemiologica

Il Covid ha condizionato ogni cosa, dalle più semplici sino alle più complesse. E, fino a qualche tempo fa, andare a scuola era, tutto sommato, “normale”: una normalità che l’emergenza pandemica ha completamente rivoluzionato. Una rivoluzione, in negativo, che ha richiesto soluzioni specifiche. Soluzioni che stando alle parole e all’iniziativa intrapresa dagli studenti delle scuole superiori di Potenza, hanno in concreto solamente «mascherato i problemi evidenti di un sistema scolastico quasi al collasso, vista anche la complicità del virus».

«Dopo l’ennesimo posticipo riguardante la riapertura delle scuole hanno sottolineato gli studenti in una nota sentiamo il dovere di porci alcuni interrogativi». Questo e molto altro sarà in sostanza il sostrato “concettuale” alla protesta che, domani, colorerà gli spazi dinanzi la Regione Basilicata. Infatti, i rappresentanti di istituto di Potenza, hanno proclamato uno sciopero per venerdì 15 gennaio in cui hanno invitato i propri “colleghi” a «disertare le lezioni online ed a prendere parte al nostro sit-in (ovviamente in modo sicuro e con distanziamento) davanti il palazzo della Regione Basilicata, alle ore 9 e 30», facendo addirittura sapere che verranno richieste le «dimissioni dell’assessore alla sanità Leone, ed un rientro a scuola sicuro per tutti».

Ma non è solo Dad: «Sorgono dubbi per quanto concerne la situazione trasporti, della quale ci eravamo interessati in data 8 ottobre 2020, proclamando uno sciopero senza corteo per evitare assembramenti. Che fine hanno fatto i fondi ministeriali per l’acquisto dei mezzi? Viste le numerose denunce presentate da genitori e studenti, che provvedimenti sono stati presi?» hanno sottolineato gli studenti, che hanno poi, puntato il dito contro la Dad: «Richiediamo dunque un rientro a scuola in maniera sicura, affinché sia tutelata la salute di ogni studente, ed allo stesso tempo venga assicurato un diritto inalienabile come l’istruzione».

«PERCHÈ A POTENZA NON SI È ATTIVATO LO SCREENING?» Gli studenti hanno poi affrontato una questione “bollente” nel capoluogo in questi ultimi giorni, gli screening, affrontata nei giorni scorsi con una interrogazione urgente anche dal centrosinistra in Comune, i cui consiglieri per primi si sono posti il “dilemma”: «Ci chiediamo hanno sottolineato gli studenti perché, il servizio di screening da noi espressamente richiesto, non sia stato ancora attivato in alcuni comuni della nostra regione, tra cui proprio Potenza. Esigiamo più professionalità da parte delle autorità sanitarie competenti, che anziché giocare a prendere in giro i lucani con politiche false ed inconcludenti, dovrebbero lavorare per il bene della salute di tutti.

Quindi – concludono i rappresentanti d’istituto – pretendiamo che venga fatta chiarezza sulla gestione dei contagiati della prima ondata di covid-19, e che l’ospedale da campo, tanto acclamato, venga completato e non lasciato senza attrezzature, rendendo così vana la sua utilità. Infine chiediamo chiarezza sulla questione “tracciabilità dei contagi” denunciata in questi giorni. La nostra sanità merita di meglio».

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