AttualitàBasilicata

COSMA: “PRONTI ALLE BARRICATE COME NEL 2003”

“Nessuno può permettersi di decidere le sorti di una regione che già con le estrazioni petrolifere paga un prezzo considerevole in termini di inquinamento e sfruttamento del territorio”

“Ci eravamo promessi, il 31 Dicembre, che questo doveva essere l’anno della ripresa e del riscatto dopo un 2020 da dimenticare.
Neanche il tempo di voltarci e rimboccarci le maniche su come trasformare dalle parole ai fatti quanto augurato, arriva la notizia che la Basilicata torna ad essere considerata tra i possibili siti per il deposito unico delle scorie nucleari.
Se il buon giorno si vede dal mattino stiamo freschi”
Dichiara il Sindaco di Tursi Salvatore Cosma, che prosegue:
Dopo 18 anni ancora discutiamo su un argomento che credo sia stato affrontato egregiamente dal popolo lucano con la protesta pacifica per dire no a questa decisione scellerata da parte del governo di allora che ora viene emulato da chi avrebbe ben altro a cui pensare anziché avvelenare un territorio che in tanti hanno imparato a conoscere sull’onda lunga di Matera 2019.
Riflessioni politiche a parte, il sottoscritto con la sua maggioranza e la sua comunità sono pronti a ripercorrere le gesta fatte nel 2003 perché qui nessuno è fesso e nessuno può permettersi di decidere arbitrariamente per le sorti di una regione che già a seguito delle estrazioni petrolifere e della presenza del centro Enea di Rotondella, paga un prezzo considerevole in termini di inquinamento e sfruttamento del territorio.
Esigiamo rispetto almeno tanto quanto ne diamo a chi ci governa a Roma. Se non è chiaro questo concetto, siamo pronti a ribadirlo in maniera” pacifica” lungo le strade proprio come nel Novembre 2003 uniti da un solo grido: LA BASILICATA NON SARÀ MAI LA PATTUMIERA D’ITALIA.
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