NELL’ANNO PEGGIORE DELLA STORIA L’ITALIA HA SAPUTO DARE IL MEGLIO
L’incoraggiamento del sottosegretario ai Trasporti Margiotta per tutti i cittadini: «Orgoglioso di essere lucano»
Caro Direttore, l’anno che stiamo per lasciarci alle spalle con enorme sollievo lo ricorderemo da qui e per sempre come l’anno dei lutti, delle separazioni, l’anno del panico da contagio. Ci auguriamo che il 2021 invece, venga ricordato per sempre come “l’anno del vaccino” e del ritorno graduale a una vita più vicina “alla normalità”. La normalità come ce la ricordiamo, liberi nella gioia di un abbraccio a un amico o nella carezza al volto stanco di un genitore anziano. Liberi di sperare nel futuro alzando una serranda o accendendo la cucina di un ristorante. Voglio approfittare di questo spazio per salutare i lettori, tutta la comunità, quella che risiede in Basilicata e quella che vive e lavora fuori dalla nostra regione e fuori dai confini nazionali. E per ringraziare te e la redazione attenta che ogni giorno svolge un ruolo essenziale per il territorio. Informare, raccontare, oggi più che mai, in questi mesi in cui le distanze sembrano essere aumentate. Proprio in questi mesi drammatici, di continua emergenza, che hanno coinciso col mio impegno al Governo, più volte mi è capitato di sentirmi profondamente orgoglioso di essere italiano. Per questo ringrazio chi ha affrontato la pandemia in primissima linea mettendo a rischio la sua stessa vita e quella dei suoi familiari. Mi hanno reso orgoglioso gli italiani, tutti quelli che hanno rispettato le regole e pensato prima al bene degli altri. Gli italiani che hanno saputo fare un passo indietro per il bene della Salute pubblica e quelli che invece non si sono mai fermati, anche nella fase più acuta della pandemia. Mi riferisco al settore della logistica e dei trasporti, fatto da uomini che hanno svolto un ruolo fondamentale per l’Italia. È grazie a loro se abbiamo continuato a fare la spesa, se le farmacie hanno potuto lavorare, se gli ospedali hanno prestato le cure a chi ne aveva bisogno. Anche nell’anno peggiore della storia dal dopo guerra ad oggi, il nostro Paese ha saputo dare il meglio e sarebbe bello poter raccontare di una rinascita, di un’opportunità generata dalla crisi.