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AGRICOLTURA, DE BONIS: “CON CONSORZI AGRARI D’ITALIA NUOVO OLIGOPOLIO NATO DA BONIFICHE FERRARESI & CO”

Lo ha dichiarato il senatore Saverio De Bonis, segretario della IX Commissione Agricoltura del Senato

“L’Italia è quel paese in cui, con nuovi nomi, si resuscitano vecchi carrozzoni come la fallimentare Federconsorzi, li si inietta di soldi pubblici, si consente loro di agire come un vero e proprio oligopolio e di fare spregiudicate operazioni di borsa e di mercato, giustificando il tutto con presunte logiche di ‘filiera’ e in barba alle finalità mutualistiche previste dagli statuti consortili. Il tutto con un tocco di familismo amorale che in Italia non guasta mai e, soprattutto, non scandalizza più nessuno. Sto parlando della creatura partorita dalle Bonifiche Ferraresi di Federico Vecchioni, dai Consorzi agrari dell’Emilia, dell’Adriatico, del Tirreno e del Centro-sud e dalla Società Consortile CAI: la nuova società Consorzi Agrari d’Italia. Grandi registi di queste operazioni i soliti noti dell’agricoltura italiana, come Coldiretti, con l’aiuto di banche, fondazioni, enti previdenziali, società farmaceutiche e chi più ne ha più ne metta. Su questo ho presentato un’interrogazione ai Ministri Bellanova, Patuanelli e Gualtieri, per sapere se siano a conoscenza di questi giochi di prestigio e cosa intendano fare per porvi rimedio. Altro che ‘dossieraggi malevoli’: siamo di fronte a concentrazioni economiche e di potere su cui è opportuno valutare la legittimità. Quelle stesse che hanno portato a creare un monopolio di fatto nel settore delle sementi, quello di SIS, già sanzionato dall’Antitrust”.

Lo ha dichiarato il senatore Saverio De Bonis, segretario della IX Commissione Agricoltura del Senato, il quale ha presentato un’interrogazione ai ministri delle Politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova, dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri. Tema dell’interrogazione, la correttezza delle operazioni legate alla neonata società Consorzi Agrari d’Italia, già al centro di un’inchiesta giornalista sul Fatto Quotidiano del 12 febbraio 2020.

Il link all’interrogazione: http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/18/Sindisp/0/1187643/index.html

“Il governo – continua il senatore – deve dirci se sia a conoscenza delle operazioni e collegamenti societari che riguardano la Coldiretti, i consorzi agrari, Bonifiche ferraresi e società afferenti, oltreché dell’inchiesta del febbraio 2020 condotta dal Fatto quotidiano; quali iniziative intenda intraprendere al fine di verificare la veridicità o meno di quanto esposto; se lo scopo mutualistico sia entrato a pieno titolo nella fase redazionale dell’atto costitutivo e dello statuto CAI, oppure sia solo relegato nel patto parasociale come eventualità, mentre la legge richiede che già dall’atto costitutivo risultino gli elementi qualificanti del rapporto mutualistico; se non ritengano che il potere di controllo di Bonifiche Ferraresi, derivante dai patti parasociali, faccia venir meno gli scopi e le finalità mutualistiche dei consorzi agrari”.

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