All’Ente per lo sviluppo dell’irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia e Lucania (Eipli), commissariato dal 1979, soppresso e posto in liquidazione dal 2011, prima del congedo, il Commissario Antonella Gugliemetti, nominata con incarico annuale dal ministro dell’Agricoltura Bellanova, il 20 dicembre scorso per l’incarico annuale, ha assistito al varo del programma triennale dei lavori pubblici per gli anni 2021-2023, con contestuale predisposizione dell’elenco annuale del 2021. Si tratta di 13 progetti complessivi e sul tavolo a titolo di disponibilità finanziarie, 26milioni e 811mila euro. Già da una prima analisi della tabella prospettica redatta dall’Eipli, si nota agevolmente come sia, per la maggior parte, tutto in fase preliminare, per alcuni si è ancora allo «studio di fattibilità», sebbene, per quasi tutti, l’anno di ultimazione indicato riporta il 2021. Il Piano triennale dei lavori, dagli addetti del settore viene definito come una sorta di “Piano Marshall” dei sogni, e, non casualmente, le difficoltà non mancano.

Buona parte di queste, si concentrebbe proprio sul primo progetto della lista: Ristrutturazione della Traversa sul Fiume Sauro in agro di Aliano, in provincia di Matera, e relative opere accessorie. Il progetto in questione, è anche quello che attrae più risorse economiche, rispetto a tutti gli altri: 8milioni e 700mila euro ancora da girare all’Associazione temporanea di imprese che si è aggiudicata i lavori. Complessivamente, come si apprende dalla nota Eipli, l’ammontare dell’importo complessivo è di 19milioni di euro. La Traversa sul torrente Sauro, realizzata negli anni ‘80 su concessione della Cassa per il Mezzogiorno, a causa di eventi meteorologici succedutisi nel tempo, come è possibile ricostruire dagli atti, è stata oggetto di adeguamenti progettuali con la stesura di progetti preliminari, da ultimo quello predisposto nel 2012 del quale nell’ottobre 2014 si è proceduto ad aggiornamenti economici. Il progetto riguarda la realizzazione di interventi di protezione e regimazione idraulica a monte della traversa, la demolizione e ricostruzione di alcuni tratti della traversa con il consolidamento dei rimanenti tratti, la demolizione e ricostruzione del callone sghiaiatore e della vasca di dissipazione, la protezione dell’alveo del torrente a valle della vasca di dissipazione, il ripristino della funzionalità delle opere idrauliche con i relativi impianti tecnologici, apparecchiature idrauliche, oleodinamiche ed elettromeccaniche varie della traversa, nonchè il ripristino della viabilità di servizio e delle annesse opere di regimazione idraulica. Proprio in questi giorni, come da originario cronoprogramma, la scadenza dei circa 520 giorni per l’ultimazione dei lavori. Tuttavia, come stato di avanzamento, realizzato circa il 30 percento dell’opera. Sarebbe dovuta risultare ultimata, ma non lo è, tanto che come da tabella Eipli, l’appunto riporta «in corso».

Non è tutto. Perchè la “pezza” della proroga appare, conti alla mano, abbastanza illogica. Nel senso che appare inverosimile che l’Ati possa ultimare in un arco temporale compreso tra i 100 e i 150 giorni, i lavori, partendo da un basso livello di già realizzato. Il nodo principale, più che il tempo, parrebbe essere un altro: errori nella progettazione. Forse, potrebbe essere uno dei primi questiti con i quali si confronterà il prossimo Commissario Eipli, potrebbe rivelarsi indispensabile persino una variante in corso d’opera. Anche per questo intervento, al quale su una scala da 1 a 3 è stato assegnato il valore di priorità pari a 1, l’ultimazione prevista dei è il 2021. Per conoscere la piena verità, bisognerà attendere ancora qualche mese.Indicati come appalti «urgenti», sia i lavori, per 1milione e 385mila euro da finanziare l’anno prossimo, della Traversa Sarmento, «sistemazione dell’alveo a monte della traversa per la corretta regimentazione dei deflussi fluviali verso l’opera di presa e riefficientamento della traversa per il controllo in remoto delle apparecchiature», che quelli, risorse disponibili poco più di 800mila euro, per la Diga di Monte Cotugno e relativi al riefficientamento delle opere di sbarramento”.

 

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