Garante regionale unico, «un’aberrazione giuridica che accorpa in un’unica figura il Garante per l’infanzia, il Difensore civico ed aggiunge le competenze del Garante dei detenuti, dei disabili e delle vittime di reato». Così, Morena Rapolla, quasi in predicato per una delle figure citate, nonchè comunque, per l’attività professionale svolta, conoscitrice di certa macchina burocatrica della Regione, ha espresso la propria contrietà, sui propri profili social, all’approvata, da parte del Consiglio, proposta di legge di Zullino. Così come delineato dalla nuova legge regionale, per Rapolla, il Garante unico è come «una sorta di Divinità in Terra, un tuttologo che dovrà occuparsi di tutti questi ambiti tanto eterogenei, con una dotazione organica se tutto va bene di una sola persona».
«A farne le spese come ha aggiunto Rapolla saranno i più fragili, come i bambini, gli adolescenti, le persone disabili, le cui istanze non riceveranno più la giusta attenzione che avevano fino ad oggi con figure dedicate». «Le istanze di tutti questi mondi ha spiegato l’avvocatessa Morena Rapolla sono state ridotte a meri capitoli di una legge miope e dannosa, che all’atto pratico scriverà una nuova pagina dell’ormai acclarata incapacità di chi oggi governa la Basilicata.
Non si è tenuto conto delle legittime aspettative anche giuridiche , di chi ha partecipato ai bandi per Garante e Difensore civico licenziati oltre un anno fa’ e si è voluto azzerare ogni possibile individuazione comune della nuova figura, silenziando con la solita arroganza i diritti delle minoranze politiche». «Un Garante ha evidenziato Rapolla che non sarà in grado di garantire nessuno, l’ennesimo sbandierato “cambiamento” delle forze di destra che produce nuove tutele solo sulla carta ed a chiacchiere.
A ciò si aggiunga che le nuove norme sono in contrasto con il nostro Statuto regionale e presentano altri dubbi rilievi. E tutto questo per ridurre il dispendio economico? Bastava ridurre i compensi di queste figure istituzionali e non neutralizzare le figure stesse e quanto di buono in questi anni hanno prodotto per la collettività! Il prezzo dell’approssimazione della maggioranza del Governo regionale stavolta sarà altissimo e lo pagheranno ancora una volta i più fragili».
«Noto con rammarico ha concluso Rapolla che le severe lezioni dello scorso maggio impartite dalla Giustizia amministrativa a questo Governo regionale non sono state bastevoli. Repetita iuvant».