TUMORI AL SENO, OK ALL’EMENDAMENTO DE FILIPPO PER I TEST GENOMICI GRATUITI PER TUTTE LE DONNE
Via libera della Commissione Bilancio. Con questi esami si potrà in alcuni casi «evitare cure chemioterapiche inutili attraverso un trattamento personalizzato»
Un altro colpaccio per il responsabile nazionale Sanità di Italia Viva, il deputato Vito De Filippo. «La Commissione Bilancio ha fatto sapere l’onorevole ha votato un mio emendamento sui test genomici gratuiti per i tumori al seno! Un grande risultato per un problema “grande” per tante donne! La ratio di questa proposta è quella garantire ad una specifica categoria di donne, con determinate caratteristiche del tumore, di evitare chemioterapie inutili attraverso un trattamento personalizzato sulla base di informazioni genomiche che il test è in grado di fornire».
De Filippo ha poi continuato: «Anche le maggiori Società scientifiche di settore, nazionali e internazionali, e le principali Associazioni di pazienti oncologici da tempo richiedono fortemente la rimborsabilità a livello nazionale dei test multigenici a scopo prognostico e predittivo, sulla scia di quanto già avviene nella maggior parte dei Paesi Europei e dell’iniziativa di alcune Regioni italiane. Estendere l’utilizzo dei test ci sembra non solo una questione di civiltà, garantendo un sostanziale e significativo miglioramento della qualità di vita di tutte quelle pazienti, e dei loro familiari, per le quali la chemioterapia risulterebbe inutile, ma anche un’importante razionalizzazione delle risorse oggi disponibili: si stima, infatti, un risparmio economico rilevante per il Sistema Sanitario Nazionale dovuto a circa il 5075% di chemioterapie in meno (che si aggiungerebbero agli importanti risparmi di carattere personale e sociale per le persone che non devono esserne sottoposte)».
«Inoltre ha chiosato De Filippo in questa fase di emergenza sanitaria, l’utilizzo del test eviterebbe a persone per le quali risulterebbe la chemioterapia inutile, di abbassare le proprie difese immunitarie e di esporsi ad ulteriori rischi di contagio da Covid19, alleggerendo, infine, il carico per gli ospedali, già sottoposti a forte stress organizzativo».
