POTENZA. Inngressi scaglionati per gli studenti delle scuole superiori a aprtire dal prossimo 7 gennaio. È questa la decisione presa dal tavolo di coordinamento per le misure anti-covid, presieduto negli scorsi giorni dal prefetto di Potenza Vardè, che 17 dirigenti scolastici bocciano. Sono 10 dirigenti scolastici potentini con il sostegno di altri 7 colleghi materani i firmatari di un documento in cui i presidi sollevano la contestazione sul fatto che «gli orari differenziati penalizzerebbero almeno il 25% degli alunni e metterebbero in difficoltà anche docenti e personale Ata». Il tavolo di coordinamento aveva stabilito due orari differenziati per l’entrata in classe.
Dalle 8 del mattino per le scuole secondarie superiori del triennio e dalle 10 per quelle del biennio. «La rimodulazione dell’orario – spiegano i presidi – comporta inevitabilmente delle difficoltà . Molti docenti lavorano in più scuole sparse nei comuni della provincia oltre che nel capoluogo, inoltre, tra il personale, molti sono pendolari e con questo provvedimento sarebbero messi in grande difficoltà per il rientro a casa a fine orario di lavoro. Si tenga presente che alcune scuole comprendono al loro interno plessiricadenti nel capoluogo e plessi in uno o due comuni della provincia di Potenzacome Avigliano (Lagopesole), Brienza, Laurenzana, Muro Lucano, Picerno e Sant’Arcangelo.
Per quanto riguarda il personale ATA, in modo particolare i collaboratori scolastici, si presenterebbero difficoltà non trascurabili a riorganizzare l’orario di servizio in funzione del rientro al proprio domicilio per i pendolari da comuni di altra regione o provincia». «Garantire a studenti e studentesse di rientrare a scuola è una priorità assoluta, ma deve coincidere con la possibilità di assicurare loro l’effettiva fruizione del tempo scuola in maniera funzionale alle loro particolari necessità – sottolineano ancora i dirigenti scolastici –. Lo scaglionamento della presenza a scuola penalizzerebbe il 25% degli studenti, che sarebbe a casa per un periodo non definito in concomitanza con la fine del quadrimestre. La valutazione è un momento delicato, che persegue lo scopo di accompagnare e orientare costantemente lo studente nel proprio processo di apprendimento e acquisisce valenza e significato rispetto alle informazioni ricavate da osservazioni, rilevazioni e tecniche di verifica, che devono essere eque per tutti». I dirigenti scolastici, «pienamente consapevoli della gravità della situazione emergenziale, hanno a cuore la ripresa delle attività didattiche in presenza.
Non si sono mai sottratti ai propri doveri istituzionali e, al contrario, si sono prodigati, sin dal 5 marzo scorso, per rispondere tempestivamente a tutte le richieste, in ottemperanza alle disposizioni normative necessarie a garantire la sicurezza e la serenità di tutta la comunità scolastica». «L’auspicio -concludono i dirigenti scolastici-, è quello di trovare soluzioni compatibili con il proficuo svolgimento delle lezioni».