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Cristina Donati Meyer : babbo natale ai tempi del Covid

“ Le grandi compagnie farmaceutiche hanno ricevuto immensi fondi pubblici per le loro ricerche, rendano, quindi, disponibili i vaccini alle persone, con il giusto guadagno ma senza speculazioni e profitti abnormi o illeciti”

babbo natale ai tempi del covid


Babbo Natale porta il vaccino anti-Covid: il murale di Cristina Donati Meyer : “babbo natale ai tempi del Covid” a Milano è bellissimo

È apparso su uno dei ponti del Naviglio Grande: si chiama “Babbo Natale ai tempi del Covid” e rappresenta un Babbo Natale con mascherina d’ordinanza che porta, nel suo capiente sacco rosso, non balocchi e giocattoli, ma i vaccini anti #COVID19

#babbonatale ai tempi del Covid

“Le case farmaceutiche hanno ricevuto miliardi di fondi pubblici per accelerare le sperimentazioni finalizzate alla produzione del vaccino anti #Covid 

La speranza e la richiesta anche di molti medici è che il vaccino arrivi preso e che contribuisca alla fine della pandemia, ma anche che lo stesso vaccino non sia solo “proprietario”, bensì messo a disposizione delle categorie più fragili e dei popoli (non solo dei ricchi), gratuitamente.


Le grandi compagnie farmaceutiche hanno ricevuto immensi fondi pubblici per le loro ricerche, rendano, quindi, disponibili i vaccini alle persone, con il giusto guadagno ma senza speculazioni e profitti abnormi o illeciti.”

#streetart #artivismo
@ Via Valenza Milano

babbo natale ai tempi del Covid 

#streetart #artivismo @ Via Valenza Milano

“Che Natale d’Egitto”

rappresenta lo studente bolognese, italo-egiziano, #PatrickZaky , crocifisso.
La croce è costituita dalle scritte estrapolate dalle molteplici, assurde, accuse della magistratura di regime Al Sisiana, del Cairo.


In carcere, senza processo, da oltre 10 mesi, Patrick passerà le festività in prigione innocente, senza che l’Italia abbia mosso seriamente la propria diplomazia per pretendere e ottenere la sua liberazione.


Il regime di Al Sisi, accusa e incarcera chiunque osi criticare le politiche e le pratiche liberticide del nuovo faraone militare.


Il Parlamento europeo ha votato ieri una mozione che impegna la Commissione ad “agire in ogni modo per la liberazione dello studente italo egiziano”.

Il nostro Paese invece, a parte alcune dichiarazioni di facciata, prosegue ad avere accordi politico- militari e, soprattutto, economici con il regime del generale golpista egiziano.

Anziché esigere l’immediata scarcerazione di un innocente come il giovane Patrick, l’Italia vende armi all’Egitto e non osa né ritirare l’ambasciatore dal Cairo, né interrompere ogni rapporto commerciale e militare con un regime che viola costantemente i diritti umani.

#artivismo
#streetart @ Porta Genova FS

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