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PLASTICHE MELFI, RAGGIUNTO UN ACCORDO PER LA RICOLLOCAZIONE DEI DIPENDENTI

I 37 lavoratori saranno assunti dalla Sgl. I sindacati: «Intesa grazie alla sinergia tra sigle, Rsu, Regione, Fca e Confindustria»

«Nella tarda nottata del 15 dicembre nella sede di Confindustria di Basilicata finalmente, dopo più di un anno, si è arrivati alla definizione di un accordo sindacale votato in assemblea nella mattinata di oggi da tutti i lavoratori all’unanimità che prevede la ricollocazione di tutti i 37 dipendenti di Plastiche Melfi alla SGL, azienda importante della logistica e sequenziamento dell’area industriale di San Nicola di Melfi»: sono queste le parole dei sindacati Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm e Fismic sulla questione relativa l’azienda che fu vittima di un incendio l’estate scorsa che la colpì duramente. «L’accordo – hanno specificato i sindacati è stato raggiunto grazie alle azioni messe in campo da tutti i lavoratori che, con grande sofferenza, hanno supportato questa vertenza che è stata accompagnata nei mesi da tante vicissitudini e che se da un lato vede purtroppo le produzioni di Plastiche Melfi andare via dal territorio lucano, oggi possiamo dire che abbiamo salvaguardato tutti i posti di lavoro; infatti i lavoratori di Plastiche Melfi saranno a partire dal 4 gennaio ricollocati entro marzo tutti alla SGL, che riceverà le produzioni di sequenziamento dei prodotti Sapa per le vetture prodotte nello stabilimento FCA di Melfi per la durata di vita del prodotto. Inoltre è stato anche previsto un incentivo economico da parte di Plastiche Melfi ai lavoratori». «Tutto questo – hanno specificato i sindacati è stato possibile ancora una volta grazie al grande lavoro delle organizzazioni sindacale e la RSU, che insieme all’Assessore alle attività produttive Francesco Cupparo, FCA e Confindustria di Basilicata, che, hanno lavorato affinché si potesse trovare una soluzione per la ricollocazione dei lavoratori. Oggi possiamo dire con contezza che le riconversioni industriali le riorganizzazioni delle imprese e multinazionali non possono più passare dalle chiusure di Stabilimenti e delocalizzazione di produzione in altri territori e paesi più favorevoli per i costi del lavoro, non si possono perdere più posti di lavoro pertanto è necessario che ci sia un’azione sempre più sinergica tra il sindacato e il governo regionale e nazionale e che FCA garantisca le produzioni in ITALIA affinché tutte le aziende investano in nuovi progetti perché i lavoratori possano rimanere legati ad un processo produttivo» hanno concluso le sigle sindacali.

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