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SUD POLO MAGNETICO: VIDEOCONFERENZA INTERNAZIONALE

Un intenso programma con un fitto calendario di iniziative – a gennaio in Africa, a febbraio in Europa e a marzo in Cina – per presentare le opportunita’ per le imprese internazionali di investire al Sud

Un intenso programma con un fitto calendario di iniziative – a gennaio in Africa, a febbraio in Europa e a marzo in Cina – per presentare le opportunita’ per le imprese internazionali di investire al Sud è stato deciso dal Comitato di coordinamento che sovrintende il Progetto Sud Polo Magnetico in conclusione di un ampio confronto. L’incontro in videoconferenza ha registrato la partecipazione del presidente Alfredo Cestari, del direttore Antonio Barbalho (direttore della Banca Mondiale settore energia di base a Washington e competenza per l’America Latina,  responsabile per il settore finanziamenti del Gruppo Cestari), Sergio Gao presidente degli imprenditori cinesi in italia e l’ architetto Massimo Roj  (tra gli studi di architettura più affermato in Italia e nel mondo). In collegamento i presidenti europei delle Camere di Commercio ( Francia-Africa, Norvegia-Africa , Germania-Africa, Italia -Africa , Belgio , Svezia, Montecarlo)

A rendere ancora più attuali le idee progettuali sostenute dalla Camera ItalAfrica e dal Gruppo Cestari ci sono da una parte i dati diffusi ieri dall’Istat sullo spopolamento delle regioni meridionali, in particolare dei piccoli comuni con meno di 5 mila abitanti e dall’altra le scelte che il Governo sta assumendo in questi giorni per il Recovery Fund con le richieste delle Regioni di contare e decidere di più.

 

La strategia proposta – è stato detto nel webinar – è di operare a favore dello sviluppo delle Regioni del Sud a rischio spopolamento riqualificando i borghi e il patrimonio edilizio per accogliere nuove presenze, con una serie di progetti di investimento di grandi dimensioni utili a creare nuovi posti di lavoro e condizioni di vita migliori per i residenti. Ciò diventerà possibile per Regioni, Comuni, imprese avvalendosi del supporto del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS)-Piano Juncker, che mira a stimolare l’economia e mobilitare gli investimenti privati in settori a rischio mediante una garanzia dell’UE di 16 miliardi di euro del bilancio UE, integrata da una dotazione di 5 miliardi di euro del capitale proprio della Banca europea per gli investimenti (BEI), che mira a sbloccare ulteriori investimenti fino a 500mld EUR per il 2020; delle agevolazioni previste dalla Finanziaria 2019 quali la flat tax al 7% per i pensionati che prendono residenza nei borghi del Mezzogiorno; della presenza di Zona Economiche Speciali (ZES) presso le aree di aree selezionate per il progetto in modo da favorire la presenza di imprese e gli investimenti.

 

Quanto al Recovery Plan, Cestari – che ha riferito di aver ricevuto l’invito del governo cinese a visitare alcune loro Zes e aziende di stato interessate al progetto – sottolinea che  “resta in piedi il rischio che il governo raccolga dai ministeri e dalle Regioni dei progetti di investimento, in alcuni casi anche interessanti, senza però una logica di insieme. Sarebbe un grave errore. Occorre inserire i progetti di investimento all’interno di un disegno organico di politica industriale, finalizzato ad aggredire le strozzature allo sviluppo presenti in Italia e in particolare nel Mezzogiorno. Di qui il mio giro per le realtà del Sud a fornire, in un clima di grande disorientamento, prima di tutto una bussola di orientamento e a spiegare la nuova strategia possibile che trova fondamento operativo nel progetto “Sud Polo Magnetico”, presentato in più occasioni anche  in Basilicata, nelle Regioni del Sud e al Premier Conte, ai Ministri economici. Il Progetto si rivolge al Sud del mondo ma guarda anche al Sud d’Europa. Promuoviamo un Sud che non si contrappone al Nord ma, al contrario, mette insieme le imprese non solo del nord Italia ma anche d’Europa. Con una fortissima contro-involuzione: i giovani che non abbandonerebbero più il Sud d’Italia, provando a contenere il fenomeno dello spopolamento, consentendo ai ragazzi di mettere in pratica nelle loro terre d’origine quello che hanno imparato andando fuori, organizzando una rete di giovani professionalità, donne capaci, istituzioni meno burocratiche ma più attente ai bisogni del cittadino. Il progetto “Sud Polo Magnetico” che è la sintesi ed il frutto di una trentennale esperienza di lavoro oltre che della collaborazione ricevuta da esperti nazionali e internazionali sulle tematiche economiche e di investimento – conclude Cestari – è un’opportunità innovativa laddove il Covid-19 ha costretto a rivedere quasi completamente le consolidate relazioni economiche”.

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