BARDI RIPARTE DA BUSCIOLANO

Non abbiamo certo risparmiato critiche al governatore Vito Bardi per la scelta di rimessa amichevole col lascito dirigenziale di Fabrizio Grauso ed Antonio Ferrara, in vecchia dote al sempre perdente Stefano Caldoro ne tantomeno per l’incremento faraonico delle loro retribuzioni, avvenuto in modalità monocratica e con polemiche di vera indignazione dei lucani, eppure questa volta la scelta di presidiare il gabinetto istituzionale con l’abilità e l’accortezza di Michele Busciolano ci pare davvero azzeccata. Dopo che Grauso è transitato ad altra vita amministrativa, senza peraltro lasciare in giro scontenti ne prefiche, si potrà misurare tutto il valore che Busciolano con azioni d’impulso e di coordinamento metterà in campo, marcando così una distanza abissale dal rigor mortis che fin qui c’è stato e su cui era necessario un salvifico cambio di passo. Del resto la sua vellutata intelligenza del fare, con cui ha scalato i gradi della Guardia di Finanza e dei servizi segreti e con cui ha dribblato pure qualche polpetta avvelenata, sarà preziosa per riportare armonia nella burocrazia regionale, accusata con furbi alibi di remare contro Bardi, ma in realtà ostile solo alla prosopopea dei suoi sulfurei fiduciari,ora positivamente dimezzati. Ha scritto Paul Valéry:“L’intelligenza fa di nulla qualcosa e fa di qualcosa nulla”.