RICREATO “LU CRETTU”, ABITO TITESE
Da Tito il recupero, la valorizzazione e la promozione del patrimonio culturale locale
A ricreare l’abito sono state le socie di Donne Novantanove con Maria Santagata le quali da molti anni animano la comunità di Tito con la pubblicazione di libri, concorsi di poesia, incontri con gli autori, attività nelle scuole.
Importante anche il contributo dell’Associazione di Ruoti, che da numerosi anni ormai, studia e ricerca notizie sul proprio abito tradizionale. Per riuscire difatti a confezionare un abito “storico” è necessaria una documentazione accurata, recuperando, laddove possibile, materiale fotografico in primis, e poi fondamentali sono le testimonianze, soprattutto di donne e uomini più anziani, che possano raccontare colori, tessuti, fattezze e modalità di indossare l’abito.
Non è un lavoro semplice insomma, soprattutto per la ricerca dei dettagli, dei materiali. Si tratta di un vero e proprio “patrimonio culturale”, simbolo identitario di ogni comunità.
“Felicissime per aver realizzato un costume che fa conoscere alle nuove generazioni un pezzo della nostra storia -dichiara la presidente Salvia- un passato che ci appartiene e che ritorna attraverso l’abito tradizionale, attraverso usi e costumi che sono le nostre radici comuni. Se ne avremo l’opportunità, continueremo con
progetti che si arricchiranno di notizie, aneddoti, immagini. Elaborazioni di materiali che aiuteranno alunni ,studenti ,giovani tutti ad appropriarsi di periodi di storia della nostra città, di valori che erano e potranno ritornare ad essere il fulcro della nostra vita sociale e culturale”.
“Onorato -invece, Felice Faraone di Ruoti- per aver condiviso con la comunità titese questa bellissima iniziativa, complimenti al sindaco e all’associazione “Donne 99” per la salvaguardia dell’identità Storica Culturale del popolo Titese.
A raccontarci le “ragazze” dell’Associazione Donne 99, Mario Coviello, che asserisce:
“Nell’ottobre del 1999 “Donne 99” ha curato una mostra di oggetti, ambienti, fotografie, abiti dalla quale è nato il libro “Donne di ieri….Donne di sempre”. Questo libro ha raccontato con incontri molto partecipati in Basilicata e Campania i costumi e le tradizioni di Tito. “U crettu “ esposto in Comune è l’abito della festa che si cuciva a mano, gonna lunga, corpetto con ricami che mette in risalto il seno. Un seno prosperoso era il massimo della sensualità. Un vestito con la stoffa nelle cuciture, in modo da poterlo allungare all’occorrenza.
Con l’allestimento del costume tradizionale nella casa comunale “ Donne 99” “continua l’impegno ultra ventennale per la crescita culturale di Tito e delle donne in particolare. “ Donne 99”, come non si stanca di ribadire Luisa Salvia, anche in questo periodo così difficile per tutti noi, vuole essere forza trainante per tutte quelle donne che come noi, sentono l’emozione di raccontarsi e di riscoprire la propria storia e le proprie radici, e per quanti, donne e uomini che siano, sanno aprirsi al domani con la forza e lo spirito delle antiche generazioni. “