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LA REGIONE ED IL GIOCO DELLA TOMBOLA

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Era già nota la creatività della Regione a trazione Bardi, ma che in regime pandemico sfruttasse, in inventiva napoletana, lo smart working dei dipendenti per una caccia bendata con sorpresa prenatalizia, nessuno l’avrebbe immaginato. Nel caso di specie il tesoro agognato è quello delle posizioni organizzative, prorogate fino a consunzione ed ora messe a bando, dopo oltre un anno e mezzo di promesse finite in chiacchiera istituzionale. L’esecutivo più distonico che la Basilicata abbia mai avuto, dopo mesi e mesi d’amletica inconcludenza s’è improvvisato in velocità sospetta a tal punto da non accorgersi che l’avviso per il conferimento degli incarichi da attribuire al personale porta l’impronta della vecchia organizzazione di uffici regionali che di qui a pochissimo, col nuovo progetto della giunta, saranno ripensati, modificati, finanche giubilati. C’è da dire che il modello d’acuta ingegneria e in pieno stile Pulcinella, farà strage della trasparenza e del merito professionale e motivazionale, pur strategici in assetto pubblico, con candidature a combinazione cieca ed in gioco da tombola ed approdi del tutto misteriosi negli esiti di uffici e dipartimenti, resi ancora più impenetrabili dalla pessima reperibilità di consultazione. Ha scritto Novalis:“Giocare vuol dire fare esperimenti col caso”.

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