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BUBBICO NON PERDE LA SPERANZA: IN ARRIVO NOMINA ALL’ENERGIA

Il Ministro spinge per piazzarlo al vertice dell’Ente pubblico Acquirente unico: nel CdA di giovedì previste sorprese

Il ministro della Salute, il lucano Roberto Speranza, non solo in Basilicata non ha personalmente grande favore nell’elettorato, alle politiche del 2018 è entrato alla Camera grazie al ripescaggio dalla Toscana, ma non ha neanche una forte macchina organizzativa e politica a sostegno di Articolo Uno. Data la portata della problematica, il ministro sta provando a correre ai ripari, ma non è detto che ci riesca. La mossa, che sta già creando un polverone di polemiche anche all’interno della coalizione governativa, consiste nel piazzare su una poltrona che conta, l’ex presidente della Regione, Filippo Bubbico. Non capace di guardare in avanti, dagli esordi considerato anziano e non per l’età anagrafica quanto per l’attitudine politica che lo ha da sempre contraddistinto, Speranza rivolge lo sguardo al passato.

Per l’ex sindaco di Montescaglioso che poi nel corso della propria carriera ha scalato la gerarchia politica italiana, fino alla nomina di viceministro dell’Interno sotto il Ministro Angelino Alfano nel Governo Letta, poi riconfermato nel Governo Renzi e nel Governo Gentiloni sotto Marco Minniti, Speranza ha pensato, al fine di sottrarlo dal dimenticatoio dove attualmente Bubbico è collocato, a un incarico molto importante: vorrebbe piazzarlo al vertice dell’Acquirente unico che è la società controllata del Gestore dei servizi elettrici. L’affaire è inevitabilmente intrecciato anche con la riforma dei collegi elettorali. Ritenendo Bubbico possessore di un rilevante bacino elettorale, la conseguente strategia di Speranza per evitare che quei voti vadano dispersi. Ad ogni modo al Consiglio di amministrazione del Gestore sono arrivate le indicazioni dal Ministero dell’economia e delle Finanze e carta canta: per l’Acquirente unico il nominativo è quello di Bubbico. Qualcosa, tuttavia, non è andato come previsto e non sono escluse sorprese nel prossimo CdA fissato per giovedì.

Dalla Lega, per esempio, il senatore Paolo Arrigoni ha posto sul tavolo delle contestazioni, un motivo tecnico ostativo: «Bubbico non ha i requisiti per poter essere nominato a causa dell’età». La vicenda appare destinata, qualsiasi esito avrà, a trasformarsi in un boomerang per il ministro Speranza. Se Bubbico nominato, sarà chiaro che la meritocrazia è posta in secondo piano quando in campo ci sono interessi politici ed elettorali. Se il “suggerimento” di Bubbico dovesse, invece, essere scartato , parimenti il lucano raccoglierà una magra figura avendo spinto per un candidato incagliatosi sulla inconferibilità

Ferdinando Moliterni

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