CRPO: BASTA LINGUAGGIO OFFENSIVO VERSO LE DONNE
L’invito, che sia un monito per tutti, tanto ai politici quanto alle cittadine e ai cittadini, è rivolto alla partecipazione, al confronto, ed alla espressione critica e costruttiva
Di recente, ma ormai da troppo tempo, la diffusione di un linguaggio offensivo, volgare nonché allusivo verso le donne, ritrattabile se del caso con la superficialità ed inadeguatezza di chi usa le parole ignorandone il valore, ha invaso qualsiasi contesto ed occupato anche ambiti istituzionali. Non è raro associare questo tipo di comunicazione, incivile e stereotipata, dove le donne sono prestate a qualsiasi uso, a chi svolge un ruolo di rappresentanza politica della collettività, a chi deve testimoniare ed interpretare i valori fondamentali di una società civile ed equa affinché siano, in primis, d’esempio per tutti e soprattutto per i più giovani.
Dimenticare l’esercizio di confronti rispettosi e civili, nonostante la differente veduta di idee e colore politico, sostituendolo con considerazioni sessiste, misogine e maschiliste, non solo svuota la democrazia del suo significato fondamentale, ma autorizza chiunque a promuoversi con un comportamento non consono al buonsenso e alla civiltà di un Paese che si professa tale.
La politica, il cui compito è assolutamente dirimente nell’attuare un sano e civile dialogo tra le varie parti e con i cittadini, deve porsi come obiettivo la risoluzione dei conflitti piuttosto che l’adozione di una comunicazione rozza e triviale, facilmente utilizzata da chiunque per generare accadimenti come quelli avvenuti in questi giorni, ma anche più gravi ed imprevedibili perché non controllabili nelle conseguenze.
L’invito, che sia un monito per tutti, tanto ai politici quanto alle cittadine e ai cittadini, è rivolto alla partecipazione, al confronto, ed alla espressione critica e costruttiva, ma distante da quel linguaggio distorto ed equivoco, che può generare solo violenza ed intolleranza.
