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RACCOLTA RIFIUTI, PROROGHE “SALATE”

Da Avigliano all’Unione dei Comuni dell’Alto Bradano: le società vincono al Tar. In sede civile, la quantificazione dei danni

Proroghe del servizio di igiene urbana: da Avigliano ai Comuni ricompresi nell’Unione dei Comuni dell’Alto Bradano potrebbero arrivare conti postumi salati. Per quanto riguarda Avigliano, la società cooperativa Progettambiente ha impugnato al Tar di Basilicata due ordinanze sindacali del 2017, la seconda di dicembre con validità fino al marzo del 2018, con le quali veniva disposta la proroga, in via temporanea ed urgente, dello svolgimento del servizio di raccolta rifiuti «con le medesime modalità, patti e condizioni » stabilite nel contratto del 2010 e poi in quello aggiuntivo del 2012.

Tra i motivi posti dalla Progettambiente alla base del ricorso: la «carenza dei presupposti», e il superamento del «limite temporale di diciotto mesi entro cui può essere disposta, alla scadenza contrattuale, la prosecuzione del servizio di raccolta dei rifiuti». In conclusione, per la società, il Comune non avrebbe dovuto ordinare, «unilateralmente», lo svolgimento del servizio alle stesse condizioni economiche regolanti il rapporto contrattuale scaduto, «non essendo esse adeguatamente remunerative».

Per il Tar, il ricorso è fondato. Da parte del Comune non c’è stata una verifica dei prezzi di mercato e quelle «stesse condizioni» potrebbero essere stata «causative di un ingiustificato sacrificio dell’iniziativa economica privata a vantaggio dell’Amministrazione ».

Riguardo alla pretesa risarcitoria, il Tar ha precisato che l’accertamento del giusto compenso contrattuale dovrà farlo il giudice ordinario. Anche l’Ati Serveco Srl con Pellicano Verde SpA ha vinto il ricorso al Tar per analoghe motivazioni. Affidataria del servizio pubblico di raccolta trasporto e smaltimento rifiuti nei territori comunali ricompresi nell’Unione dei Comuni dell’Alto Bradano, come da contratto del 2011, l’Ati Serveco-Pellicano verde ha impugnato l’ordinanza, «contingibile e urgente» del dicembre del 2016, con cui veniva ordinato, «nelle more dell’espletamento della procedura di gara per l’affidamento del servizio e in continuità rispetto ad analoghe pregresse determinazioni» la prosecuzione del servizio fino al giugno dell’anno successivo.

Come per Avigliano, il Tar ha stigmatizzato l’operato dell’Unione dei Comuni dell’Alto Bradano. Anche per l’Ati Serveco Srl con Pellicano Verde SpA, l’eventuale futura regolazione degli interessi patrimoniali tra le parti, è questione da riassumere dinanzi al giudice ordinario.

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