Dopo aver incasinato la geografia lucana, collocando Genzano in provincia di Pistoia ed Irsina, Tricarico e Grassano in territorio potentino, l’anziano governatore Vito Bardi, tra un viaggio e l’altro in auto blu e con direzione Napoli svolta Posillipo, certifica con solenne ordinanza l’esistenza di un aeroporto, coronando finalmente il sogno antico della Basilicata di averne uno per essere all’altezza di modernità che pur deve avere una regione con voglia di futuro ed ambizione turistica. Naturalmente la citazione aeroportuale, tristemente farlocca, è riuscita ancora una volta ad animare la rassegna giubilante d’ironie d’ogni tipo sulle propensioni di aviatore del generale e sulla sua cattiva abitudine a volare in saltello e sempre più in basso, in manifesta prova d’imperizia e di sconsiderato senso del pericolo. C’è da dire poi che l’alto stipendio che ha disposto in magnanimità e con le tasche dei lucani, ai suoi dirigenti fiduciari napoletani, avrebbe dovuto almeno evitare la figuraccia del copia ed incolla delle ordinanze con tutti i tracolli semantici del caso. Eppure in avvertenza profetica al sessantanovenne presidente Bardi gli sarebbe potuta bastare la battuta del film The Terminal di Spielberg che:“gli aeroporti possono essere insidiosi”.