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«LA GIUNTA SUPERI I MONOLOGHI E RISPONDA AI GIORNALISTI SINGOLARE CHE CONTROLLATO DICA COSA FARE AI CONTROLLORI»

Ordine e Assostampa replicano all’Assessore alla Sanità Leone che aveva attaccato Cronache per l’inchiesta sui dati non trasmessi all’Agenas

«L’Assessore regionale alla Sanità, Rocco Leone, con una dichiarazione, ha ritenuto suo compito spiegare agli organi di stampa come devono svolgere il proprio lavoro. Con sorpresa ne prendiamo atto. Se nei regimi democratici l’informazione è chiamata a svolgere una funzione di controllo verso l’attività svolta da chi ricopre pubbliche responsabilità, è singolare che in Basilicata il soggetto controllato ritenga opportuno dire cosa deve fare il controllore».

Lo affermano l’Ordine dei Giornalisti e l’Assostampa di Basilicata che scendono in campo per difendere i colleghi giornalisti di Cronache Lucane accusati dall’assessore regionale alla Sanità, Rocco Leone, di voler «gettare scompiglio in un momento così delicato». La colpa, se così si può chiamare, dei giornalisti di Cronache è di aver denunciato come la Regione Basilicata non adempia correttamente all’informazione dei dati sul Covid al Ministero, portando quest’ultimo a non riuscire a classificarci per l’assenza di informazioni. Inchiesta che evidentemente ha creato più di qualche imbarazzo agli esponenti regionali che invece di rispondere con i fatti hanno preferito attaccare la stampa.

Ad evidenziare la mancanza di risposte da parte dell’assessore Leone a domande precise ci hanno pensato Odg e Assostampa: «In una stagione di progressivo degrado del discorso pubblico, dev’essersi aggiunto qualche elemento di confusione sui ruoli e sulle competenze. Ci saremmo aspettati dall’Assessore, e dalla Giunta regionale di cui fa parte, notizie su ciò che si sta facendo per contenere l’epidemia in Basilicata, informazioni sulle iniziative intraprese per limitare la diffusione del contagio e dei morti, tempi e numero dell’effettuazione dei tamponi, le soluzioni adottate per evitare l’affanno di ospedali, personale medico e sanitario».

«Gli organi di informazione – aggiungono – al pari di ogni altro soggetto, compresi politici e amministratori – non possono certamente rivendicare per sé il dogma dell’infallibilità. Ma – se imprecisioni dovessero essere riscontrate – l’Assessore può legittimamente citare situazioni e riferimenti specifici che richiedono una rettifica, al fine di aiutare a fornire una informazione corretta, completa e aderente alla realtà dei fatti. Obiettivo che sarebbe certamente facilitato se anche i componenti della Giunta regionale della Basilicata si rendessero più disponibili a rendere conto del loro operato ai cittadini superando la logica dei monologhi e rispondendo alle domande poste dai giornalisti».

Ordine dei Giornalisti e Associazione della Stampa di Basilicata «si sarebbero attesi dalla Regione atti concreti a sostegno del sistema dell’informazione lucano che versa in condizioni di gravissima difficoltà con enorme danno per la comunità lucana, per le sue comunità, per le sue istituzioni. Auspicano altresì che, nel rispetto dei ruoli e delle funzioni, ciascuno sia capace di ritrovare la indispensabile sobrietà nell’esercizio delle proprie funzioni e si dimostri all’altezza dello svolgimento dei propri compiti e delle proprie responsabilità».

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