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GARANTE, IV COMMISSIONE APPROVA PDL 

La proposta, presentata da Zullino, istituisce una figura unitaria del nuovo Garante regionale dei diritti della persona

Ascoltata anche la dirigente generale Panetta sul Piano annuale interventi Arlab e la dirigente Tursone sul Piano diritto allo studio 2019-2020 La quarta Commissione (Politica Sociale) del Consiglio regionale della Basilicata, presieduta da Massimo Zullino (Lega), nella seduta odierna, ha approvato alla unanimità dei presenti (Zullino, Baldassarre, Trerotola e Quarto) la proposta di legge ‘Garante regionale dei diritti della persona/difensore civico’, d’iniziativa del consigliere Zullino. Il consigliere Perrino, pur presente in aula non ha partecipato al voto ed ha chiesto la verifica del numero legale che la segretaria della commissione ha garantito di essere valido. Sulla proposta di legge è stato lo stesso firmatario a presentare emendamenti, poi approvati, in particolare aggiungendo al titolo ‘Difensore civico’ e prevedendo la collaborazione delle associazioni disabili con funzione consultiva.

“Nel rispetto del principio della buona amministrazione e della razionalizzazione delle risorse pubbliche – si legge nella relazione – l’attuale intervento legislativo promuove la figura del Garante dei diritti della persona-Difensore civico, sulla scorta dell’esperienza della figura dell’Ombudsman dei Paesi nordeuropei, (istituto di derivazione dall’ordinamento costituzionale svedese che significa letteralmente: colui che fa da ponte), che nel corso del XX secolo ha avuto un notevole successo all’interno dei diversi ordinamenti statali, pur prendendo nomi differenti e avendo qualche caratteristica funzionale differente, sì da preservare in essa la significatività della funzione dell’organismo regionale di garanzia quale esso è. Lo Statuto regionale ‘riconosce la persona come centro di valore, soggetto di diritti e doveri senza distinzione alcuna e considera l ‘identità personale di ogni individuo come una qualità assoluta unica e irripetibile. La Regione concorre alla tutela dei diritti della persona e opera per superare le discriminazioni legate ad ogni aspetto della condizione umana e sociale’.

L’articolato qualifica il Garante dei diritti della persona – difensore civico come organo di tutela, operante in condizioni di piena autonomia ed indipendenza, quale interlocutore privilegiato con l’amministrazione e collocato all’interno di una vera e propria rete di difesa che si sviluppa dall’ambito locale-regionale a quello nazionale, europeo ed internazionale. Viene dunque istituito il Garante regionale dei diritti della persona – Difensore civico, di seguito denominato Garante che ha sede presso il Consiglio Regionale e può svolgere le proprie funzioni anche presso le sedi decentrate della regione Basilicata. Il Garante svolge i compiti inerenti l’ufficio del Difensore civico, l’ufficio del Garante per l’infanzia e l’adolescenza, l’ufficio del Garante dei diritti dei detenuti e vittime di reato, l’ufficio del Garante delle vittime di reato e l ‘ufficio del Garante regionale del diritto alla salute e delle persone con disabilità.

Il Garante resta in carica 5 anni ed è eletto dal Consiglio regionale, tra soggetti in possesso di almeno uno dei seguenti titoli di studio: laurea in giurisprudenza o in materie socio- psicopedagogiche o scienze politiche; laurea specialistica o diploma di laurea di cui all’ordinamento previgente equiparato o equipollente ad una delle lauree indicate al numero l) ai sensi della normativa statale vigente; specifica esperienza almeno quinquennale nelle materie inerenti le funzioni e i compiti attinenti agli uffici da svolgere. Il Garante presenta entro il 31 marzo di ogni anno al Presidente dell’Assemblea legislativa regionale, che la trasmette ai Consiglieri regionali e al Presidente della Giunta regionale, una relazione sull’attività svolta, corredata da osservazioni e proposte. Può inviare al Presidente dell’Assemblea e della Giunta regionali apposite relazioni nei casi di particolare importanza ed urgenza. La proposta di legge abroga tutte le precedenti norme in contrasto, introducendo rilevanti innovazioni, in particolare l’istituzione della figura unitaria del nuovo Garante regionale dei diritti della persona. Essa è composta da 7 capi e 27 articoli. Alla luce dell’approvazione di questa proposta di legge e in base al regolamento che prevede la eliminazione di altre proposte dopo il via libera di una che tratti lo stesso tema, la commissione ha espresso voto negativo su altre due pdl all’ordine del giorno: quella sulla ‘Istituzione del garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale’, d’iniziativa del consigliere Pittella che in ogni caso l’aveva già ritirata e quella sulla ‘Istituzione del Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza’, di iniziativa dei consiglieri Bellettieri, Acito e Piro.

In precedenza la commissione aveva audito la dirigente generale del Dipartimento politiche di sviluppo, lavoro e formazione, Maria Carmela Panetta, sull’adozione del Piano annuale degli interventi – annualità 2020 dell’Agenzia regionale lavoro Basilicata (A.r.l.a.b.). “Il piano 2020 – ha detto Panetta – prevede 12 azioni in materia di formazione, orientamento e istruzione e alternanza scuola lavoro per un totale di spesa in euro 9.403.839,05 finanziati per la maggior parte dal PoFse 2014-2020. Per la formazione previsti Centri formativi e culturali per gli adulti -Area interna Montagna Materana per euro 222.605,10; per l’orientamento e l’istruzione, ‘Orientamento nel sistema di istruzione’ (euro 100.000,00); Alternanza scuola lavoro (100.000,00) e I&FP V Ciclo – III annualità (200.000,00). Per il lavoro ‘Apprendistato Professionalizzante’ (123.840,00) fondi MPLS, ‘Consolidamento rete EURES Vado e torno’ (300.000,00), ‘Consolidamento rete Eures Giovani chef a Salisburgo’ (76.130,00), ‘Migliorare l’efficacia e la qualità dei servizi al lavoro – Formare i servizi all’impiego’ (443.870,00), ‘Azioni di Inclusione Sociale e Lavorativa’ (210.000,00), ‘Vale la pena lavorare’ (1.190.000,00), ‘Fuoriuscita dalla platea TIS’ (6.387.393,95), ‘Garanzia Giovani – Fase 2, presa in carico ed orientamento’ (50.000,00) fondi PON YOG Sistema IGRUE. Nello specifico – ha continuato Panetta – per quanto riguarda i Centri Formativi e culturali per gli adulti -Area interna Montagna Materana, attraverso la loro attivazione si intende fornire risposte ai fabbisogni formativi di persone adulte con l’obiettivo di innalzare il loro livello di istruzione; il progetto Orientamento nel sistema di istruzione propone interventi di orientamento nelle scuole secondarie di I grado, il progetto Alternanza Scuola Lavoro ha l’obiettivo di ampliare e potenziare l’offerta curriculare, migliorare l’aderenza al mercato del lavoro dei sistemi di insegnamento e rafforzare le istituzioni scolastiche promuovendo esperienze innovative, il progetto I&FP riguarda l’offerta di istruzione e professionale in regime di sussidiarietà integrativa relativa ai percorsi di durata triennale. In merito agli ‘Apprendistato Professionalizzante’, gli interventi formativi previsti riguardano l’acquisizione di competenze di base e trasversali degli apprendisti, il progetto ‘Consolidamento rete EURES “Vado e torno’ è rivolto a giovani diplomati e laureati di età compresa tra i 18 e i 30 anni iscritti ai centri per l’impiego ai quali saranno erogati interventi formativi per il potenziamento delle competenze linguistiche necessarie allo svolgimento degli stage all’estero, quello ‘Consolidamento rete Eures – Giovani chef a Salisburgo’ è destinato a giovani cuochi residenti nella regione Basilicata in stato di disoccupazione da inserire nel settore turistico alberghiero del mercato del lavoro austriaco, il progetto ‘Migliorare l’efficacia e la qualità dei servizi al lavoro – Formare i servizi all’impiego nell’ambito del processo di potenziamento e modernizzazione dei servizi per l’impiego’, intende elevarne la qualità e valorizzarne le competenze, l’intervento ‘Azioni di Inclusione Sociale e Lavorativa’ intende promuovere azioni di inclusione riservati a soggetti in uscita da interventi educativo/riabilitativi per la prevenzione e la cura delle dipendenze, presi in carico dai servizi sociali e sanitari Sert territoriali e dalle comunità terapeutiche”. “’Vale la pena lavorare’ – ha aggiunto la dirigente generale – è un intervento già attuato con una prima edizione che prevede attività di orientamento, formazione e tirocinio sulla base di accordi con il partenariato con gli Istituti penitenziari, mentre quello ‘Fuoriuscita dalla platea TIS’ prevede interventi di tirocini extracurriculari di inserimento/reinserimento come iniziative di inclusione socio lavorativo in azioni di pubblica utilità presso le PPAA o loro enti e società partecipate o di servizi. Infine il progetto ‘Garanzia Giovani – Fase 2, presa in carico ed orientamento’ prevede la realizzazione, per il tramite dei CPI, delle attività della Fase 2 Garanzia Giovani (misura 1 B accoglienza, misura 1 C orientamento, misura 2° formazione mirata all’inserimento lavorativo Misura 5 tirocini extracurriculari)”. Sull’argomento sono intervenuti i consiglieri Acito, Pittella, Perrino e Polese. L’approvazione dell’atto è stata rinviata alla prossima seduta di commissione.

La commissione ha quindi audito la dirigente dell’Ufficio sistema scolastico ed universitario, Ippolita Tursone sul Piano diritto allo studio 2019-2020. “Il piano – ha detto – riguarda il finanziamento di alcune azioni relative al trasporto scolastico, alla mensa, ai centri rurali di raccolta, ai collegi scuola, ai convitti e a situazioni eccezionali delle amministrazioni comunali o situazioni straordinarie degli istituti, per le quali si devono candidare i Comuni per un totale di un milione e 786.000 euro”. Successivamente la commissione ha audito il segretario regionale di Fai Cisl, in rappresentanza anche della Cgil, in merito alla legge regionale n. 22 del 15 luglio 2020: “Disposizioni in materia di ricerca e coltivazione delle acque minerali e termali. Sospensione dell’applicazione dell’articolo 6 della Legge Regionale 20 Marzo 2020, n.10” – considerata l’emergenza sanitaria dovuta al SARS- CoV-2 e relative conseguenze occupazionali. Il sindacalista si è detto preoccupato per l’aspetto occupazionale in un momento molto difficile dal punto di vista del mercato. “Le aziende – ha precisato – prevedono una perdita del 40 per cento sul fatturato e questo non potrà che gravare sui dipendenti. Sono circa 400 gli addetti diretti presso le tre aziende interessate, di cui una ha presentato concordato in bianco. Ci sono seri rischi per i posti di lavoro, bisogna rimodulare la legge sull’aspetto investimenti e occupazione e solo allora si può pensare ad un aumento del prezzo dell’acqua”. Sull’argomento è intervenuto il consigliere Perrino. Hanno partecipato ai lavori, oltre al presidente Zullino, i consiglieri Vizziello (FdI), Baldassarre (Idea), Bellettieri e Acito (FI), Polese (IV), Quarto (Basilicata Positiva), Trerotola (Prospettive lucane), Pittella (Pd), Perrino (M5s) e Coviello (Lega).

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