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NON SOLO COVID, IN CONSIGLIO REGIONALE APPRODA ANCHE LA NOVITÀ DI BARDI: I SUOI SOTTOSEGRETARI

Martedì l’Assemblea tornerà a riunirsi: tra i temi caldi anche quello dell’inopportunità di un sindaco alla presidenza del Parco del Vulture

In seduta ordinaria, il Consiglio regionale tornerà a riunirsi martedì prossimo.

I lavori dell’Assemblea riprenderanno nuovamente, come è accaduto nell’ultima Assise, col dibattito sulla situazione dell’emergenza epidemiologica da Covid 19 e sui provvedimenti da ultimo intrapresi.

Le opposizioni continueranno a chiedere un maggiore coinvolgimento decisionale sulle misure da intraprendere per contrastare e contenere il contagio, e la maggioranza, verosimilmente, nonostante qualche accenno di apertura, proseguirà a non concederlo.

Ma il Coronavirus non sarà l’unico argomento.

Prevista l’analisi del disegno di legge riguardante l’istituzione dei sottosegretari alla Presidenza della Giunta regionale. La variazione dello Statuto regionale sulla quale spinge il governatore Bardi per concedersi altre due nomine da spendere e magari far rientrare nel giro della politica che conta qualche “illustre”

rimasto fuori.

L’assemblea prima di prendere in esame una serie di mozioni, si occuperà anche dell’Avviso pubblico sulla “Nomina del Presidente dell’Ente di gestione del Parco Naturale Regionale del Vulture”.

Da affrontare il tema dell’inopportunità dei sindaci dell’area che ambiscono alla poltrona.

Proprio nell’ultima seduta della prima commissione consiliare, quella presieduta dal leghista Pasquale Cariello, che già si era espressa con parere negativo sui curricula dei cinque sindaci autocandidatisi alla carica di Presidente del Parco, per la precisione si tratta dei primi cittadini di i Barile, Atella, Rapolla, San Fele e Ruvo del Monte, è stata affrontata nuovamente la questione. Sul tema è intervenuto, ieri, il consigliere regionale del Movimento 5stelle, Gianni Leggieri.

«I curricula in questione – ha dichiarato Leggieri – sono stati bocciati dalla maggioranza presente in prima Commissione. Oltre al mio voto contrario, anche quello di Forza Italia, consiglieri Acito e Bellettieri.

La difesa di ufficio dei sindaci autocandidatisi è stata, invece, svolta inspiegabilmente dalla Lega. Altro che rinnovamento. E’ davvero inspiegabile il comportamento dei cinque sindaci desiderosi di ricoprire la carica di Presidente del Parco, che non tengono neppure conto di quanto indicato dalla prima Commissione».

«Nel frattempo, però – ha continuato l’esponente del M5s – alcuni misteriosi firmatari di una lettera pubblicata sugli organi di informazione locale difendono a spada tratta la smania di protagonismo di chi ha una visione ormai superata della gestione del territorio e dovrebbe avere ancora più a cuore le sorti di un territorio formidabile come il Vulture».

«Auspico che la discussione aperta, con gli interventi nella prima Commissione del Consiglio regionale, così come indicato dalla legge – ha concluso Leggieri – possa aprire una nuova fase e consentire al Parco del Vulture di partire veramente. Con una governance autorevole e degna di questo nome».

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