Vigili urbani: miseramente fallito, come da previsioni, lo stratagemma politico ideato dal sindaco di Potenza, il leghista Mario Guarente, ai danni della Corte dei Conti di Basilicata. Assunzione e voti: Guarente, in cerca di un alibi per il mancato mantenimento della promessa relativa alla contrattualizzazione di ben 11 istruttori di Vigilanza, tra il creativo e l’acrobazia giuridica, ha pensato bene, o meglio male, di scaricare le “colpe”, che colpe non sono, su altri. Come a dire: “vorrei, ma mi bloccano” e indipendentemente dalla mia volontà “ho le mani bloccate”. Così, però, non è: basta dare voce ai dati neutri quali date e norme. La vicenda riguarda lo scorrimento della graduatoria di un concorso approvata il 31 ottobre 2012 durante l’era Santarsiero. Come da legge di bilancio del 2020, la “finanziaria dello Stato”, riconosciuta la possibilità di scorrimento delle graduatorie approvate dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2015, entro e non oltre il 30 settembre 2020. Inoltre, può apparire un dettaglio secondario e ininfluente, ma, invece, per il caso Potenza è rilevante, per l’utilizzo di queste graduatorie, il legislatore della legge di conversione non reputava più necessario far precedere l’assunzione tramite scorrimento dalla formazione e la verifica della “…perdurante idoneità”. Il riferimento è al corso di formazione e aggiornamento, solitamente una settimana, al termine del quale in base all’esito dell’«esame-colloquio» finale, l’Amministrazione stabilisce la contemporanea idoneità all’assunzione del candidato idoneo sì, ma in un concorso di anni prima.

Dettaglio importante perchè in era De Luca, il predecessore del leghista Guarente, lo scorrimento dal concorso del 2012 si infranse proprio contro lo scoglio dell’«esame colloquio». L’allora Commissione di valutazione bocciò, non era opzionale l’aggiornamento formativo, quasi una decina di aspiranti vigili idonei in graduatoria. Vigili, tra l’altro, bocciati a Potenza, ma che già svolgevano attività presso altre amministrazioni. I bocciati hanno anche impugnato gli atti della selezione davanti al Tar per la Basilicata, che, però già in sede cautelare, aveva respinto la richiesta di sospensiva. In base però al combinato disposto tra la “finanziaria” e l’assenza della previsione del “corso-concorso” prima dell’assunzione, gli aspiranti vigili, hanno fatto presente al sindaco Guarente che il Comune ancora era in tempo per assumere. In tempo sì, ma fino al «30 settembre 2020».

Ai “certo certo” del sindaco ha, tuttavia, fatto da contraltare il disinteresse amministrativo durato mesi. Così, proprio, il 30 settembre, nonostante il parere negativo, stando ai tempi, ma non solo, del dirigente che avrebbe poi dovuto procedere, Guarente ha voluto forzare e, di conseguenza, la relativa delibera di Giunta comunale. Delibera con la quale, testualmente, si disponeva, al 30 settembre, “l’assunzione di 11 istruttori di Vigilanza attraverso lo scorrimento della graduatoria approvata il 31 ottobre 2012», ma «subordinando l’assunzione all’espletamento preventivo delle procedure di mobilità obbligatorie, nonché all’acquisizione, in proposito, del parere positivo della Corte dei Conti della Basilicata». Parere, a dimostrazione dell’aleatorietà dell’atto di Guarente che era già fuori tempo, inviato, peraltro il 21 ottobre scorso. Ad ogni modo la Corte dei Conti regionale ha bollato come «inammissibile» il parere richiesto dal «sindaco del Comune di Potenza».

Il collegio ha fatto notare a Guarente che la Corte dei Conti non è «organo di consulenza generale» del Comune. Sia perchè, in sintesi, non può condizionare in anticipo «quell’attività amministrativa su cui è chiamata ad esercitare il controllo che, per definizione, deve essere esterno e neutrale», sia perchè la funzione consultiva della Corte dei conti «non può in alcun modo interferire e, meno che mai, sovrapporsi a quella degli organi giudiziari». Il leghista Guarente avrebbe potuto fare, ma non ha fatto e comunque, oltre al tema delle mancate assunzioni, ormai il limite temporale è saltato, continua ad avere problemi con la gestione dell’attuale organico dei Vigili.

Tra distacchi totali o parziali, per esempio, a Potenza niente straordinari o cosiddetto “terzo turno”, serale-notturno, che nei fine settimana potrebbe rivelarsi, invece, molto utile.

 

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