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GESTIONE “PALAZZETTO DELLO SPORT”: ASSOLTO L’EX SINDACO CUPPARO

Francavilla in Sinni, per la Corte dei Conti dall’attuale assessore regionale nessun danno erariale: per le utenze condannati solo i funzionari

FRANCAVILLA IN SINNI. L’assessore regionale alle attività produttive, Franco Cupparo, è stato assolto, compariva a processo in qualità di sindaco di Francavilla in Sinni, dalla Corte dei Conti di Basilicata. La genesi della vicenda giuridica coincide con l’esposto nel quale venivano segnalate alcune situazioni concernenti la gestione di un impianto sportivo di proprietà pubblica, situato, per l’appunto in Francavilla in Sinni, ritenute possibili cause di danno erariale.

Secondo quanto riportato nell’esposto, il “Palazzetto dello sport “di proprietà, con annesso bar e area pertinenziale, era oggetto di «gestione diseconomica da parte di privati, senza la previsione di alcun corrispettivo per il comune sotto forma di canoni ed anzi con la previsione di ulteriori oneri per l’Ente pubblico». Di qui, l’avvio delle indagini della Guardia di Finanza a carico degli amministratori e dirigenti comunali all’epoca dei fatti, quali Franco Cupparo, Romano Cupparo, Gaetano Chiurazzi, Laura Montemurro, Cinzia Antonia Sorace, Luigi Ciancio, Mario Castronuovo, Mirella Pasqualina Germano, Carmine Felice Di Giacomo, Antonio Ciminelli, Angela Placanico e Carmelo Lo Fiego. Nel 2011, il Comune approvò approvava il “Regolamento di gestione del Palazzetto dello Sport”. Nelle more dell’iter di approvazione del regolamento di gestione e della predisposizione di un bando di gara per l’affidamento della struttura, l’allora sindaco del Comune di Francavilla in Sinni, Franco Cupparo, aveva però concesso in gestione temporanea il palazzetto al Francavilla F.C., qualificata «come associazione “più rappresentativa” sul territorio».

Nello stesso atto, Cupparo demandava la determinazione del tariffario per la fruizione della struttura ad un successivo atto di Giunta Comunale. Nel 2012, poi, la formalizzazione tramite la stipula tra l’Amministrazione comunale e l’Asd Francavilla F.C., della convenzione per la gestione del palazzetto dello sport. Secondo l’accusa, tuttavia, «nulla veniva disposto quanto al canone concessorio: in sostanza, l’affidamento della struttura avveniva a titolo gratuito».

Si stabiliva, inoltre, che la società concessionaria avrebbe provveduto alla manutenzione ordinaria e il Comune delle spese di manutenzione straordinaria. Non c’era, però, ha evidenziato la Procura, «alcuna previsione riguardante la copertura dei costi di gestione ordinaria della struttura (utenze)». Nel 2017, altra delibera di Giunta per l’emanazione dell’avviso pubblico per la concessione in gestione del palazzetto. In estrema sintesi, il Collegio giudicante, ha ritenuto «pienamente provata la responsabilità contabile» dei due funzionari Montemurro e Chiurazzi, riscontrando il nesso di causalità tra gli indebiti pagamenti per le spese del servizio idrico ed energia elettrica, «inerenti e conseguenti alle determine di pagamento sottoscritte dai competenti funzionari».

Per tutti gli altri, tra cui l’attuale assessore regionale Cupparo, assoluzione data la «carenza del nesso causale»

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