BARDI ANNUNCIA L’AUMENTO DEI TAMPONI MA I LABORATORI PRIVATI NON HANNO REAGENTI
La denuncia di Cgil, Csil e Uil che chiedono a Bardi di istituire una cabina di regia
La sanità lucana è sempre più allo sbando. Mentre si annuncia l’aumento del numero dei tamponi, un laboratorio privato convenzionato per il processamento dei tamponi chiude dal 2 al 9 novembre per mancanza di reagenti». Così i segretari di Cgil, Cisl e Uil Basilicata, Summa, Gambardella e Tortorelli in una nota. «Un chiaro segnale proseguono i tre segretaridello stato della sanità lucana e del come si sta gestendo questa fase pandemica nella nostra regione, sempre più nel caos, in totale assenza di visione e programmazione. Ormai è giunto il tempo di prendere atto che occorre dotarsi di una gestione coordinata dell’emergenza pandemica, che non può essere trattata così come si è fatto fino ad ora: a rischio c’è la salute di tutti i lucani. Si istituisca una cabina di regia con un coordinatore unico per la gestione dell’emergenza a cui affidare tale responsabilità».
Insomma, Bardi dichiara che è stata stipulata una convenzione, l’altra parte diche di non saperne nulla e intanto anche i laboratori privati lamentano grosse difficoltà. Ieri, l’Anisap di Matera – l’Associazione dei laboratori privati – in una nota alla stampa afferma: “…Riceviamo già da oggi richieste di informazioni in merito o addirittura richieste di tamponi con ricetta del SSR prescritta dal medico curante, ma siamo costretti a rispondere con un “non sappiamo nulla in merito. Non abbiamo ricevuto alcuna indicazione sulle modalità di accesso del cittadino alla prestazione, sulla modalità di prescrizione del tampone molecolare, né tantomeno sulle risorse destinate a questa ulteriore attività che i laboratori sarebbero chiamati a svolgere per conto del Servizio sanitario Regionale.”
Nel frattempo, alcuni laboratori hanno sospeso l’esecuzione dei tamponi contestualmente alla dichiarazione del presidente Bardi