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INTERROGAZIONE DI POLESE (IV) SUI 300 LAVORATORI LICENZIATI NELL’INDOTTO ENI IN VAL D’AGRI

Il vicepresidente del consiglio regionale ha chiesto lumi riguardo «il motivo del licenziamento» e «cosa si intenda fare per risolvere la crisi occupazionale»

POTENZA. «L’emergenza sanitaria da Covid 19 non deve ‘distrarre’ il Governo regionale da altre questioni al- trettanto vitali per i cittadini». Lo ha di- chiarato il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Pole- se di Italia Viva che ieri ha presentato una interrogazione consiliare sul “licenziamento dei lavoratori della ma- nutenzione delle società operanti pres- so il Pozzo petrolifero denominato Monte Alpi 5”. «Si tratta – sottolinea l’esponente regionale di Italia Viva – di una vera e propria crisi lavorativa che, secondo quanto riportato dagli organi di informazione, avrebbe investito im- provvisamente 300 lavoratori circa che da agosto sono stati licenziati dalle aziende operative nell’indotto dell’Eni in Val d’Agri». Per questo motivo, il vicepresidente del Consiglio regionale ha chiesto al presidente della Giunta Vi- to Bardi e all’esecutivo regionale di spiegare «il motivo del licenziamento di queste maestranze e cosa si intenda fare per risolvere questa incresciosa si- tuazione lavorativa già sollevata nei giorni scorsi anche dai sindacati regio- nali insieme alla richiesta di chiarimenti sulle prospettive a medio termine del- l’intero comparto petrolifero in Basili- cata». «Tanto più che si ignora anche il motivo per cui gli stessi operai li- cenziati non siano stati occupati nelle altre attività sempre dello stesso indot- to Eni. E’ su queste vicende che si mi- sura il grado di attenzione ai problemi dei cittadini lucani», ha concluso il con- sigliere di IV, Mario Polese.

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