AttualitàBasilicataBlog

PIANO FABBISOGNI PERSONALE: SPERA L’UNICO INADEMPIENTE

La Regione chiama, il San Carlo non risponde: scaduto l’ultimatum per l’invio dei documenti

Spera: nomina sunt consequentia rerum: “gna fa o nun gna fa?” diceva l’imitatore parodiando Funari. La risposta è no, non ce l’ha fatta.
La Regione chiama, ma lui non risponde e al centrodestra, come non dovrebbe essere, sta bene così. Nominato Giuseppe Spera quale Commissario dell’Azienda ospedaliera San Carlo di Potenza, il centrodestra regionale sembra aver chiuso il sipario sulle attività di controllo. Mai più, neanche per errore, una obiezione, una critica oppure un far notare qualcosa che non torna. Eppure di inadempienze al San Carlo ce ne sono. Una su tutte è difficile da rilevare, se non impossibile, anche perchè proprio il Commissario Spera nel panorama delle aziende sanitarie lucane è stato l’unico a non rispettare l’obbligo. L’inadempienza corrisponde alla denominazione “Piano dei fabbisogni di personale (Ptfp)”: Asp, Asm e Irccs Crob sono formalmente in regola, l’Aor San Carlo, la più importante e più grande di tutte le citate, invece no. Eppure dalla politica, ma non solo, soltanto silenzio come se nulla fosse.
La scadenza, non rispettata dal Commissario Spera, coincideva con una data: «entro il 30 settembre». Questo l’ultimatum contenuto nella nota inviata dall’Ufficio personale del Sistema sanitario regionale (Ssr) della Regione Basilicata, Dipartimento politiche della Persona.
Oltre l’indicazione della scadenza temporale per ottemperare alle richiesta, anche le indicazioni specifiche dei documenti che il Commissario Spera avrebbe dovuto inviare: tra questi la «relazione modifica del Ptfp relativamente alla annualità 2020», più varie schede, i prospetti, contenenti tabelle circa numeri e qualifiche del personale assunto a seconda delle varie tipologie contrattuali o da assumere. Documentazione rilevante per una molteplicità di ragioni, tra le quali, l’inevitabile circostanza per cui quest’anno i vertici della Sanità lucana devono rendicontare in più e appositamente anche «il personale reclutato per far fronte all’emergenza epidemiologica causata dalla diffusione del Covid 19». In generale, gli atti richiesti servono anche per verificare che sulle assunzioni, le aziende ospedaliere operino coerentemente con i vincoli «in maniera di contenimento del costo». Per questo nelle tabelle i posti coperti, le cessazioni e le assunzioni sono indicati in termini di «teste e costo».
A livello pratico, di preminente importanza la circostanza per cui certe inadempienze, come, ad esempio, la mancata adozione del Piano triennale dei fabbisogni o la mancata comunicazione dello stesso al sistema informativo, comportano la massima sanzione: «il divieto di effettuare assunzioni ordinarie».
Documenti che nell’ottica di coniugare l’«ottimale impiego delle risorse pubbliche disponibili» con «gli obiettivi di performance organizzativa, efficienza, economicità e qualità» dei servizi sanitari ai cittadini lucani sono una cartina al tornasole per la Regione.
Causa epidemia Covid 19, che tra i suoi effetti negativi ha anche comportato un «notevole rallentamento» delle procedure amministrative per il potenziamento ed il reclutamento delle risorse umane, la Regione ha accolto la richiesta di necessità di consentire una rivisitazione della programmazione dei fabbisogni di personale, così come depositata a fine 2019, al fine di un adeguamento, a saldi invariati, delle previsioni per l’anno in corso.
Tutte le aziende sanitarie lucane, l’Asp di Potenza, l’Asm di Matera e l’Irccs Crob di Rionero, hanno risposto «entro il 30 settembre». Tutte eccetto una: l’Aor San Carlo del Commissario Giuseppe Spera.

Ferdinando Moliterni

3807454583

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti