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SE LA REGIONE PARLA IN DIALETTO

Tacco&Spillo


Nella riconosciuta capacità amministrativa, Domenico Tripaldi, dirigente generale della Programmazione e Finanze della Regione Basilicata, c’ha messo del suo, alimentando peraltro la sua stessa iconografia istituzionale con cui, è pubblicamente risaputo, ha fatto divenire il dialetto aviglianese lingua quasi ufficiale. L’idioma, tanto per parafrasare Alfieri, è sonante in vocalismi urlati ed accompagnato da una gestualità accentuata prossima all’intimidazione bonaria.

Eppure Tripaldi, incravattato o in camicetta verde country, occhiali inforcati e maniere rovesciate da dolce stil novo, a dispetto del miserabile camouflage allestito da tanti suoi colleghi burocrati, non ha mai rinunciato alle sue increspature caratteriali con cui lo si era pure facilmente inquadrato, quando indossava l’abito cerimoniale del centrosinistra con la stessa disinvoltura con cui ora mette quello più conveniente del centrodestra. C’è da dire che il fashion style ha avuto perfino un trepidante fan nella curiosità napoletana del governatore Bardi che lo ha eletto suggeritore di questioni amministrative e qualche volta anche politiche a tal punto da far animare ad Avigliano con la complicità del suo mentore di sempre, Vito Santarsiero, una lista rosa-arlecchino con l’intento di affossare il candidato leghista Giuseppe Mecca!


 

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