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«AIUTATECI A PROTEGGERE IL NOSTRO TERRITORIO»

Sul parco eolico di Vietri, la Cogein riapre la partita per le autorizzazioni. Il sindaco: «Scempio ambientale»

«Aiutateci a difendere il nostro territorio»: così il sindaco di Vietri di Potenza ha commentato l’articolo di Cronache Lucane sulla costruzione del parco eolico, nei Comuni di Vietri di Potenza e Savoia di Lucania, composto da 15 aerogeneratori di potenza nominale di 2 Megawatt e, pertanto. di potenza complessiva di 30 Megawatt. La Cogein non ha rispettato i termini, in base alle originarie autorizzazioni regionali, di inizio e ultimazione dei lavori. Per questo punta ad ottenere una proroga dei permessi e del relativo giudizio favorevole di compatibilità ambientale, concesso dall’allora Giunta regionale nel 2014 e nel 2015, fino all’11 marzo del 2022. Il Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Basilicata ha accolto il ricorso della società dichiarando illegittimo il silenzio serbato dalla Regione Basilicata sulle richieste della Cogein. La partita, pertanto, è riaperta come lo stesso sindaco Giordano ha, purtroppo, constatato. «La questione mega eolico, 15 aerogeneratori da 2Megawatt, che riguarda i comuni di Vietri di Potenza, Savoia di Lucania, Picerno e Tito è purtroppo ancora “aperta” – ha dichiarato Giordano -. Se da un lato puntiamo alla valorizzazione delle nostre risorse ambientali, come il Vallone del Tuorno (Area Sic), dall’altro non possiamo assolutamente permettere che nei pressi delle medesime aree, o addirittura all’interno delle stesse, vengano installate delle enormi pale eoliche, capaci di devastarle ». Come risultati agli atti dell’iter procedurale, il Comune di Vietri di Potenza aveva, già nel luglio del 2018, fatto notare come in una delle aree di intervento fosse «localizzata un’oasi di protezione che corrisponde alla zonadi protezione speciale (Zps) Valle del Tuorno e Bosco Luceto». Al momento del rilascio della Autorizzazione unica alla società Cogein «detta Zps non era ancora riconosciuta: è evidente pertanto che oggi si rende necessaria, nell’esaminare la variante al progetto, una valutazione più approfondita in merito». Non solo. In località Felpone del Comune di Vietri di Potenza, adiacente al parco eolico, c’è un’area di interesse archeologico «a seguito del rinvenimento di “sepolture di probabile età romana che sottendono la presenza di una necropoli sul pendio superiore”. Osservazioni sono state formulate anche dal Comune di Savoia di Lucania che, come riportato in uno degli atti dell’iter procedurale, data anche la costruzione di altre, oltre 20, pale di mini eolico, evidenziava un certo «affollamento» per cui «il territorio è già saturo». «La società proponente – ha spiegato il sindaco di Vietri di Potenza – dopo aver ottenuto, nel 2014 e 2015, i giudizi favorevoli di compatibilità ambientale, proponeva, dapprima (2018), una variante, a cui anche il nostro Comune si è opposto producendo specifiche osservazioni, e successivamente (2019) richiedeva alla Regione Basilicata una proroga delle precedenti autorizzazioni. Il Tar Basilicata ha accolto il ricorso della società proponente ordinando alla Giunta Regionale, non costituitasi in giudizio, di esprimersi entro il 31 dicembre del 2020 in ordine alla istanza di proroga della Valutazione di Impatto Ambientale». «Fin dal nostro insediamento (2017) – ha rimarcato il sindaco Giordano – abbiamo ribadito la nostra contrarietà a tale impianto e lo abbiamo dimostrato con atti specifici: una eventuale proroga sarebbe evidentemente devastante a livello ambientale oltre che, riteniamo, giuridicamente illegittima. Andremo avanti e continueremo a difendere il nostro territorio al fine di scongiurare un vero e proprio “scempio ambientale”». «È giunto il momento – ha concluso il sindaco di Vietri di Potenza, Christian Giordano – di provare ad incidere in maniera puntuale: provvederemo a richiedere il supporto di tutti gli enti coinvolti e di tutti coloro che, da sempre, si impegnano per la difesa e la tutela dei nostri territori». Il Tar di Basilicata ha già fissato, ordinando alla Giunta regionale di rispettarle, le nuove scadenze: la decisione sulla proroga o meno della Via, «entro il termine perentorio del 31 dicembre 2020», mentre la Conferenza di servizi dovrà pronunciarsi sulla domanda di proroga dell’autorizzazione paesaggistica, «entro il termine perentorio del 31 gennaio 2021». Il conto alla rovescia è iniziato e il sindaco Giordano ha già lanciato il proprio appello: «Aiutateci a difendere il nostro territorio».

 

 

 

 

 

 

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