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«PROFESSIONALITÀ PER IL PARCO DEL VULTURE»

Per la Carlucci a tre anni dall’istituzione dell’ente, “la nomina del presidente non sia frutto di accordicchi politici”


«A tre anni dall’istituzione del Parco Naturale Regionale del Vulture è prossima la nomina del suo presidente. Tanti sono i riflettori puntati sul più grande attrattore del Vulture-Melfese, a cui si associa la serpeggiante preoccupazione che esso possa tramutarsi nell’ennesimo terreno di spartizione da parte di certa politica. Non lo consentiremo». Queste le dichiarazioni della consigliera e Portavoce Regione del Movimento 5 stelle Basilicata, Carmela Carlucci.

Per la grillina il Parco del Vulture rappresenta un autentico forziere per la Basilicata che merita ed ha bisogno di qualcuno che sia in grado di aprirlo con il grimaldello giusto, di riconoscerne e di valorizzarne la ricchezza. «Come accade presso i migliori e più funzionanti parchi d’Europa e del mondo, – continua la Carlucci – è fondamentale che a gestirlo non sia il personaggio politico di turno, baciato dalla buona sorte e col vento in poppa, bensì un o una professionista che abbia conoscenza ed esperienza della materia e che sia in grado di esprimere una informata visione di tutela e di sviluppo del Parco. D’altronde, l’Ente Parco nasce proprio con questa finalità, – aggiunge la consigliera pentastellata – ossia quella di garantire la salvaguardia di uno specifico territorio, con l’auspicio che questo valore diventi anche una importante risorsa turistica».

Sul tema la Carlucci chiede al Consiglio Regionale ed allacomunità del parco composta dai nove sindaci dei paesi che insistono sulla zona, che a presiedere lo stesso sia una persona esperta, competente ed estranea agli interessi di campanile che per troppo tempo hanno danneggiato il gioiello del Vulture.

«Auspico – continua la consigliera regionale – che alla guida del Parco sia, non il sindaco di turno, ma una figura scelta sopra le parti politiche, animata da un solo interesse: comprendere e valorizzare l’incomparabile bellezza del nostro esteso territorio e trasformarla in risorsa e ricchezza, a beneficio dei cittadini lucani e di ogni visitatore».

Costruire una buona ed efficiente macchina organizzativa che passi da un dialogo con tutte le parti coinvolte per evitare, ha concluso la Carlucci «che il parco si trasformi in una occasione mancata».

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