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MORTE DI VIVIANA PARISI, CRIMINOLOGA URSULA FRANCO: VIVIANA NON ERA IN SÈ GIÀ DA PRIMA DELL’INCIDENTE

“ Che vuole che le dica, spesso sono gli stessi inquirenti a seguire le indicazioni dei veggenti e i magistrati a servirsi dei millantatori“

UN CASO ALLA VOLTA FINO ALLA FINE

criminologa URSULA FRANCO

MORTE DI VIVIANA PARISI, CRIMINOLOGA URSULA FRANCO: VIVIANA NON ERA IN SÈ GIÀ DA PRIMA DELL’INCIDENTE

Lunedì 3 agosto, Viviana Parisi e suo figlio Gioele si sono allontanati da casa per raggiungere un centro commerciale.
L’Opel Corsa della Parisi è stata ritrovata a più di cento chilometri da casa nei pressi di Caronia, in provincia di Messina.
Dopo un piccolo incidente in autostrada, nel quale è stato coinvolto anche un furgone, la Parisi ha scavalcato il guard-rail insieme al bambino scomparendo nei campi.
Il corpo di Vivana Parisi è stato trovato nella fitta boscaglia di Caronia sotto l’autostrada Messina-Palermo nel punto in cui lunedì scorso era stata vista l’ultima volta con suo figlio Gioele di 4 anni.
Secondo gli investigatori Gioele era con la madre nel bosco: “è complicato perché si tratta di boschi e luoghi impervi dove è difficile spostarsi”

Siamo tornati a parlare del caso con la dottoressa Ursula Franco, medico e criminologo, allieva del professor Francesco Bruno e del dottor Peter Hyatt, uno dei massimi esperti mondiali di Statement Analysis (una tecnica di analisi di interviste ed interrogatori).
La Franco si occupa soprattutto di morti accidentali e suicidi scambiati per omicidi e di errori giudiziari.
È stata consulente dell’avvocato Giuseppe Marazzita, difensore di Michele Buoninconti; è consulente dell’avvocato Salvatore Verrillo, difensore di Daniel Ciocan; ha fornito una consulenza ai difensori di Stefano Binda dopo la condanna in primo grado all’ergastolo per l’omicidio di Lidia Macchi.
Binda, il 24 luglio 2019, è stato assolto per non aver commesso il fatto.
La dottoressa Franco da anni si occupa di psicosi.
All’indomani della scomparsa di Viviana e Gioele la criminologa Franco aveva dichiarato: “Ciò che è trapelato in merito alle condizioni psichiche della Parisi dei mesi precedenti e le dinamiche della scomparsa mi fanno pensare ad una “fuga senza meta” in un soggetto in difficoltà psichica (Disturbo simil psicotico, Psicosi). Potrebbero essersi nascosti in un posto molto vicino al luogo dell’incidente. Personalmente esplorerei ciò che appare inaccessibile, inarrivabile, impraticabile.
I casi di Elisa Lam, Noah Donohoe, Larry Ely Murillo-Moncada, Gaia Pope ed Elena Ceste provano che gli psicotici si nascondono”

Dottoressa Franco, c’è chi ipotizza che Gioele sia morto in seguito all’incidente stradale e Viviana si sia uccisa.

La presenza di sangue o/e materia cerebrale di Gioele in auto e sui resti di Viviana potrebbero confermare questa ipotesi.
Aggiungo però che se Gioele avesse perso conoscenza e Viviana fosse stata in sé e non in preda alla psicosi avrebbe comunque chiesto aiuto.
Un familiare non è infatti in grado di “accettare” la morte di un proprio caro in pochi secondi e fa di tutto perché venga soccorso e rianimato.
Pertanto la reazione della Parisi sarebbe stata diversa, solo la patologia psichica che la affliggeva, la psicosi, spiegherebbe la sua “fuga” in caso Gioele fosse rimasto ferito.

Dottoressa Franco, cosa può fare lo Stato per proteggere coloro che sono coinvolti nei casi giudiziari da veggenti e millantatori?

Che vuole che le dica, spesso sono gli stessi inquirenti a seguire le indicazioni dei veggenti e i magistrati a servirsi dei millantatori.

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