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COVID: BARDI FRENA L’IMPULSIVITÀ DEI SUOI

Dopo il consiglio regionale di fuoco sui migranti positivi il governatore lucano mette pace: centri aperti ma massima allerta

Più che politici, gli esponenti della maggioranza regionale del centrodestra sembrano dei venditori di politica. Il giorno dopo, ieri, la proposta di mozione sulla «chiusura immediata dei Centri di accoglienza» operativi sul territorio lucano, in Consiglio, la coalizione governativa da incendiaria e fiera, la sortita emotiva sulla scia dell’aggiornamento dei migranti positivi è stata clamorosa, si è trasformata in un manipolo di pompieri. A guidare le operazioni di spegnimento della figuraccia già per metà compiuta, il governatore Bardi ieri finalmente fisicamente in Aula.

Il forzista Vincenzo Acito da dissidente, era stato l’unico della maggioranza a non firmare la mozione, a distanza di neanche 24ore, la notte porta consiglio, è diventato il faro di indirizzo. Come ha fatto notare l’azzurro, «questi Centri sono Centri di riferimento del Ministero degli Interni e quindi la loro chiusura dipende da scelte nazionali, a noi non ne è data la facoltà ed è evidente che la competenza non è del Consiglio Regionale», una certa impossibilità sul piano giuridico ad attuare poi quanto dalla mozione prevista, si presentava come elemento ostativo insormontabile e che avrebbe messo enormemente in difficoltà, avendo proposto l’improponibile, il governatore Bardi stesso e la Giunta tutta. Dopo la presa d’atto conoscitiva della irrealizzabilità, laddove anche vi fossero stati i numeri, dell’approvazione della mozione, il centrodestra è ricorso al travestimento di venditore di politica. Il ritiro, inevitabile, della mozione è stato presentato come una concessa possibilità alle opposizioni di stilare congiuntamente una «risoluzione» di altro tenore. «Non siamo nè fascisti, nè razzisti» hanno detto in Aula gli esponenti del centrodestra, ma neanche, a questo punto, umili al punto tale di ammettere l’errore. Per dirla alla Polese, la mozione sulla chiusura «immediata» dei Centri di accoglienza operativi sul territorio lucano, è stato soltanto «evocativa di una certa fascinazione nei confronti dell’elettorato». Ristabilito l’ordine nella dialettica, anche per merito del governatore Bardi che ha messo in riga gli animi esagitati dei suoi in Consiglio, e chiarito che l’argomento dei migranti positivi è da allerta massima, ma non può essere affrontato con modalità da dictator pro tempore, è stata messa ai voti la citata risoluzione: 14 votanti, tutti favorevoli. Con la risoluzione, il Consiglio invita «il Presidente della Giunta regionale a chiedere al Governo, nella sua interezza, di predisporre all’arrivo dei migranti sul territorio nazionale profilassi sanitarie in grado di impedire che fatti di questo genere abbiano ancora a verificarsi».

Ferdinando Moliterni

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